L'isola di Arturo di Elsa Morante.
Come scelgo i libri da leggere? Tra quelli che ho acquistato e non ho ancora letto, che sono sempre tanti, in genere preferisco cercare tra quelli piu' antichi. Quelli che hanno piu' polvere. Uno di questi è L'Isola di Arturo che stava lì da tre quattro anni, e poi mi piaceva qualcosa di ancora estivo e scorrevole, prima dell'arrivo dell'inverno. In inverno mi darò al librone lungo e pesante.
Dopo essermi appassionato e avere quasi pianto su "La storia", quest'altro romanzo di Elsa Morante non mi ha troppo entusiasmato. Credo che possa appassionare piu' gli adolescenti o un pubblico femminile, visto che tratta temi piu' aderenti a questi contesti. Certo, la mia lettura distratta e poco regolare, non mi ha aiutato nel calarmi nella trama e partecipare attivamente ai moti emozionali del protagonista. D'altra parte a tratti ho subito il fascino della crescita di questo bambino isolano ma in altri momenti mi ha annoiato. La prima fase del romanzo ha con sè il tema dell'avventura, il ragazzino solo sull'isola deserta, bella ed incontaminata, che si cresce da sè, che fantastica su letture mitiche, su viaggi salgariani inseguendo il mito del padre-eroe. Nella seconda invece c'è la crescita, la delusione delle proprie speranze, c'è l'amore, sotto forma di un erotismo torbido, adolescenziale, edipico e c'è il dolore. C'è un miscuglio fascinoso tra realtà e leggenda, a favore del sogno e dell'immaginazione nella prima parte, a favore della delusione per gli ostacoli da affrontare nella triste realtà, nella seconda. Un romanzo di formazione diremmo, ma c'è qualcosa di mistico, di atavico, di primordiale che lo rende diverso dagli altri. Bei personaggi, fortemente caratterizzati, dal nostro protagonista Arturo, al padre, l'indecifrabile Whilelm, alla Nunziatina, giovanissima moglie e madre, snodo cruciale del romanzo. Strane cose, cose strane per noi che appena si parla di "Isola" e di personaggi pensiamo subito a Simona Ventura, Vladimir Luxuria, Belem e compagnia bella. Strani tempi i nostri.
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