Visita alla sinagoga di Roma
Con l'occasione della giornata europea della cultura ebraica cogliamo l'occasione per tornare al ghetto di Roma. Posto passeggiosissimo, luogo importante della tradizione romana, ma ahimè, legato anche ai tristi ricordi delle deportazioni naziste. Ogni anno, da alcuni anni, c'è questa manifestazione, distribuita nelle varie città d'Italia che hanno delle importanti tradizione giudaiche.A Roma, non mancano le iniziative. In questo giorno è possibile visitare anche per i "gentili" la sinagoga o tempio maggiore che si vede dal lungotevere e gratuitamente. Arriviamo nel tardo pomeriggio e la prima impressione è che c'è un servizio di sicurezza che manco fossimo terroristi, ma si sa, questi hanno nel dna i cromosomi del Mossad. E allora passateci metal detector e guardateci di sguincio tanto noi non abbiamo intenzioni velleitarie. Si scende nel museo della storia ebraica romana, ma ci fermiamo poco perchè sta per partire la visita guidata al tempio spagnolo. Qui ci sediamo, indossiamo la kippà, i maschi soltanto, e ascoltiamo. Sefarditi, Askenaziti, rito spagnolo, rito romano, le cinque scole, la scola catalana sono alcune tra gli argomenti illustrati dal ragazzo che ci fa da Cicerone. A me viene in mente il romanzo di Bassani, i passaggi iniziali, e cerco di associare le immagini del libro agli spazi del tempio spagnolo. Una cosa che non sapevo affatto è che il ghetto storico in pratica non c'è piu' perchè demolito ai primi del novecento in quanto fatiscente e malsano e situato ad un livello stradale quasi all'altezza del Tevere. Soddisfatti delle nozioni acquisite, ci trasferiamo dunque nella sinagoga piu' nota, edificio ai limiti del massonico, un pò art nouveau, non è che sia molto aggraziato, soprattutto l'interno, c'è un certo gusto assiro-babilonesem, non so, non ispira certo meditazione, ma anche qui ascoltiamo, in massimo silenzio e senza scattare foto, i racconti di una signora dalla severità che potrete immaginare. Colmata questa lacuna quindi sulla comunità romana giudaica, che è un pò quella che abita Roma da sempre, possiamo tornare per le strade del ghetto (quello moderno) e fermarci presso il portico d'Ottavia, per mangiare qualche specialità kosher, c'è la ressa però, e terminare la nostra passeggiata.
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