28.11.08

Troppo avanti

Scritti Corsari di P.P.Pasolini

Pasolini, prima di essere un poeta, regista, romanziere è stato quello che si dice un "intellettuale", un uomo di cultura che ha saputo leggere e raccontare il suo tempo. Come non rimanere affascinati da certe sue interviste che mandano ogni tanto, troppo poco, in tv e che è ormai facile trovare su internet. Come non restare a bocca aperta da certi suoi interventi sui giornali che capitavano anche sulle nostre antologie scolastiche. Così mi son fatto regalare questi "Scritti Corsari" che raccolgono alcuni articoli composti dal nostro per il "Corriere della sera" . La sensazione immediata è quella di vedere finalmente squarci di verità che rimuovono le tenebre di ipocrisia e falsità costruite per anni dai poteri forti. Sempre controcorrente anche contro i fintorivoluzionari dai capelli lunghi che non hanno niente di nuovo da dire come nel primo "Il discorso dei capelli" :
Ora così i capelli lunghi dicono, nel loro inarticolato e ossesso linguaggio di segni non verbali, nella loro teppistica iconicità, le «cose» della televisione o delle réclames dei prodotti, dove è ormai assolutamente inconcepibile prevedere un giovane che non abbia i capelli lunghi: fatto che, oggi, sarebbe scandaloso per il potere.
Potenti parole, azzeccate, perfette. Perchè se alcuni riescono a percepire il marcio che c'è nel mondo non è facile renderlo e raccontarlo in questa maniera così spietata e senza alcuna indulgenza. Affascinante la considerazione sul neofascismo dilagante, questo sì veramente pericoloso perchè annienta la cultura che in tanti anni ogni popolo ha messo insieme, ciò che non ha fatto il fascismo vero :
Conosco, anche perché le vedo e le vivo, alcune caratteristiche di questo nuovo Potere ancora senza volto: per esempio il suo rifiuto del vecchio sanfedismo e del vecchio clericalismo, la sua decisione di abbandonare la Chiesa, la sua determinazione (coronata da successo) di trasformare contadini e sottoproletari in piccoli borghesi, e soprattutto la sua smania, per così dire cosmica, di attuare fino in fondo lo "Sviluppo": produrre e consumare.L'identikit di questo volto ancora bianco del nuovo Potere attribuisce vagamente ad esso dei tratti "moderati", dovuti alla tolleranza e a una ideologia edonistica perfettamente autosufficiente; ma anche dei tratti feroci e sostanzialmente repressivi: la tolleranza è infatti falsa, perché in realtà nessun uomo ha mai dovuto essere tanto normale e conformista come il consumatore; e quanto all'edonismo, esso nasconde evidentemente una decisione a preordinare tutto con una spietatezza che la storia non ha mai conosciuto. Dunque questo nuovo Potere non ancora rappresentato da nessuno e dovuto a una «mutazione» della classe dominante, è in realtà - se proprio vogliamo conservare la vecchia terminologia - una forma "totale" di fascismo.
Moderno, attuale, si legge oggi come e meglio di ieri. Per non parlare della celeberrima "Io so"
Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974......
Che dire poi delle considerazioni sulla chiesa, sempre dalla parte del potere, e spesso fuori linea rispetto ai suoi principi cristiani :
La Chiesa non può che essere reazionaria; la Chiesa non può che essere dalla parte del Potere; la Chiesa non può che accettare le regole autoritarie e formali della convivenza; la Chiesa non può che approvare le società gerarchiche in cui la classe dominante garantisca l’ordine; la Chiesa non può che detestare ogni forma di pensiero anche timidamente libero; la Chiesa non può che essere contraria a qualsiasi innovazione anti-repressiva (ciò non significa che non possa accettare forme, programmate dall’alto, di tolleranza: praticata, in realtà, da secoli, a-ideologicamente, secondo i dettami di una «Carità» dissociata - ripeto, a-ideologicamente - dalla Fede); la Chiesa non può che agire completamente al di fuori dell’insegnamento del Vangelo; la Chiesa non può che prendere decisioni pratiche riferendosi solo formalmente al nome di Dio, e qualche volta magari dimenticandosi di farlo; la Chiesa non può che imporre verbalmente la Speranza, perché la sua esperienza dei fatti umani le impedisce di nutrire alcuna specie di speranza; la Chiesa non può (per venire a temi di attualità) che considerare eternamente valido e paradigmatico il suo concordato col fascismo
E molte altre trattazioni, su temi quali omosessualità, aborto, sessualità, potere, laicità, cultura.
Un libro da leggere con calma, su cui riflettere, da cui imparare. Un libro da conservare sul comodino per riprenderlo e ricordare.



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