Paolo Conte: Psiche e Vinicio Capossela: Da solo
Da un pò di tempo ho perso un pò il gusto di acquistare cd nuovi. Costano troppo, è facile scaricarli da internet, anche se adotto il criterio di non farlo mai per album appena usciti, si ha sempre poco tempo per fermarsi un attimo ed ascoltare un disco per intero. Ormai si ascolta una traccia mentre si lavora, in macchina, per strada. L'ascolto è diventato, anche quello, mordi e fuggi. Però ci sono alcuni autori che mi fanno sussultare ancora e quando esce un loro album non posso non comprarlo. Magari aspetto qualche settimana per trovare una buona offerta. Andando al sodo stiamo parlando di Paolo Conte e Vinicio Capossela che, essendo fra i miei preferiti, appena esce un loro nuovo album, e per fortuna ne fanno uno ogni due tre anni, lo compro sempre. Partiamo da "Psiche" di Paolo Conte. Non avevo dubbi, un album elegante, sofisticato, da gustarsi con un cognac invecchiato in qualche night parigino. Le atmosfere sono malinconiche, avvolgenti, sinuose, così come ci si aspetta da un classico come Paolo Conte. Segnalo tra le altre "Velocità silenziosa" che è la magnifica sigla del giro d'Italia o la circense acrobatica e un pò russa "Ludmilla". Bisogna dire in verità che alcune canzoni sono un pò moscette e l'ascolto di tutto l'album traccia dopo traccia potrebbe stufare, quindi consiglio l'ascolto mirato. Anche il nuovo di Vinicio Capossela è molto intimista, questa volta ha messo da parte gli echi di parate, ritmi balcanici, o musiche da circo, è tutto molto soffuso, dolce, delicato. E non è che per questo ci piaccia di meno. Canzoni come "Una giornata perfetta", "In clandestinità" o la fantastica "Il paradiso dei calzini" ti riconciliano col mondo. L'effetto che mi producono è l'affievolimento dell'aggressività che si secerne quotidianamente, il ristoro mentale ed il viaggio verso un mondo malinconico e fatato. Molto piano, ma anche fiati, archi e i curiosi strumenti ricercati : campanellini, mellotron, armonio indiano per ritmi che vanno dal blues, allo swing. Anche qui dunque niente di nuovo ma trattandosi di Capossela è proprio questa la novità.
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