6.12.05
Broken flowers
Le avventure di un "Don Giovanni" cinquantenne alle prese con le sue timide riflessioni sull'esistenza sono lo stratagemma usato da Jim Jarmush per calarci in uno spaccato di società americana tra gli splendidi paesaggi extracittadini degli Stati Uniti.
Bill Murray è l'attore piu' adatto a vestire i panni di un'uomo pigro e sornione impegnato a dare un senso alle sue storie d'amore, alla sua vita, dopo aver ricevuto una lettera rosa non firmata in cui una sua ex gli testimonia di avere allevato fino alla maggiore età un figlio avuto da lui. Un film che potrebbe sembrare minimalista, e lo è nel suo non essere scoppiettante, nel suo scorrere lento, trascinato da un ritmo ben rappresentato dal morbido divano sul quale il protagonista ama adagiarsi, ma che intelligentemente, utilizzando una trama banale, pone importanti domande che lasciano ampie riflessioni allo spettatore.
Nelle note di regia Jarmush, vincitore del Gran Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes, dice: "Credo che Broken flowers parli in un certo modo del desiderio, del quale però ignoro l’origine, il desiderio di qualcosa che ci manca”.
C'è da dire infine che i trailer lo presentano male, non è assolutamente un film da scoppiare dal ridere, l'humor c'è ma è sommesso, pacato, sofisticato.
Ottimo tutto il cast di attori che comprende anche, tra le ex fidanzate, Sharon Stone e Jessica Lange, e musica, come sempre, di alto livello.
Wil
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