12.12.05

Viaggio nel ducato di Spoleto


Il fine settimana scorso l'ho passato facendo il turista nella zona sud-orientale dell'Umbria visitando le città di Terni e Spoleto. La gita era orientata a Spoleto, Terni è stata solo una tappa di passaggio, ma sono contento di esserci stato perchè non è poi così brutta come qualcuno me l'aveva descritta. Bombardata ed ampiamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, importante città industriale soprattutto nel passato, Terni ha un centro a misura d'uomo di gradevole passeggio. Tra le poche strutture antiche meritano uno sguardo attento Palazzo Spada in Piazza Europa, l'incantevole e minuscola chiesa di San Salvatore di grande suggestione mistica e quella gotica di San Francesco con l'interessante Cappella Paradisi, decorata da affreschi con scene dantesche di Bartolomeo di Tommaso. Invece Spoleto che mi avevano dipinto come un piccolo gioiello mi ha un pochino deluso, funziona sempre così con le leggi dell'aspettativa. Certamente non si può dire che non sia una deliziosa cittadina, ma in questo periodo il centro storico è tempestato di cantieri e di macchine e questo incide un po' sul piacere della visita. Questa è la mia piccola critica, ma aspettiamo la fine dei lavori, fra un anno o due per valutare meglio. Di bellezze ce ne sono tante, a partire da quella paesaggistica, visto che Spoleto è situata su un colle alle falde del verdissimo Monteluco presso le rive del pittoresco torrente Tessino, se ne gode una visione meravigliosa attraversando a piedi il ponte-acquedotto delle Torri lungo duecento metri e alto ottanta. Le bellezze monumentali sono celebrate, in primis, dalla scalinata di via Arringo che porta alla bellissima facciata del Duomo, peccato che non accendano la luce per vedere gli affreschi del Pinturicchio, altra delusione!!! Invece una piacevole scoperta è stata la casa romana datata secondo secolo, ottimamente restaurata dal pavimento a mosaico bianco e nero. Abbiamo visitato anche alcuni musei, la Pinacoteca Comunale, c'è un Guercino e un bel dipinto di suo fratello, il Museo Diocesano, ci sono Filippo Lippi e Beccafumi, e la Galleria d'Arte Moderna, c'è un sacco di roba ma non ho avuto molto fegato per approfondirne la visione. Per finire con i monumenti voglio citare quattro chiese imperdibili, a partire dalla cripta di Sant'Isacco sotto Sant'Ansano, poi Sant'Eufemia, romanica con influenze lombarde, che si visita dal museo Diocesano e poi in periferia San Pietro, anch'essa romanica con un ornatissima e scolpitissima facciata e infine San Salvatore, rarissima testimonianza di chiesa paleocristiana umbra. Non dimentico il cibo, strangozzi al tartufo, carne alla brace e sagrantino di montefalco per riscaldarsi visto il freddo pungente che ci ha fatto compagnia.
Buon viaggio anche a voi.
Wil

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