La nostra vita di Daniele Lucchetti
Ancora una volta un bel film di Lucchetti. Ci piace sempre quest'autore che ha sempre uno sguardo sincero sulla realtà che rappresenta. Questa volta si sposta nella nuova periferia urbana, la Roma di Ponte di Nona, un quartiere enorme nato in pochi anni attorno ad un centro commerciale. Un quartiere di case nuove neanche troppo brutte che non può far di certo pensare alle degradate periferie del dopoguerra, ma di quelle conserva la lontananza con la centralità amministrativa. Difatti qui non c'è una scuola, una fermata del treno, una caserma dei carabinieri e raggiungere Roma è impegnativo. La città, a causa della speculazione edilizia, si svuota, alimentando questi nuovi quartieri senza servizi. "La nostra vita" oltre a ciò osserva la condizione del lavoro in questi grandi cantieri, popolati di imprenditori senza scrupoli e lavoratori, in gran parte extracomunitari, sfruttati. In questo contesto si installa la storia del bravissimo Elio Germano alle prese con una tragedia immane. Tutto viene sconvolto, il lavoro, la famiglia, il rapporto con gli altri. Ma la vita va avanti ed in qualche modo bisogna pur campare. L'iniziale traccia di commedia proletaria, c'è qualche battuta, si fa qualche risata, lascia spazio ad un film duro da digerire e forte da vivere. E il regista riesce a non far sentire troppo la sua mano, lasciandoci vivere la realtà cosi com'è, senza tesi precostituite da proporre. Molto bravi tutti gli attori, utilizzati a volte in ruoli per loro atipici, come Raoul Bova alle prese con un giovanotto timido, con difficoltà nell'approccio con l'altro sesso, o Luca Zingaretti in quello di un simpatico usuraio disabile, alla sempre brava Ragonese che purtroppo termina subito la sua parte, fino al bravissimo ragazzo rumeno che ha un personaggio chiave nella storia. Attraverso gli occhi di questo giovane, che conserva uno sguardo puro sul mondo, si ha un punto di vista piu' umano e meno corrotto dallo stile di vita moderno. Una speranza per il futuro.
1 commento:
bella recensione, bravo
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