18.5.10

Consenso e potere

Draquila di Sabina Guzzanti

Ha avuto un tappeto rosso stesogli innanzi dalle polemiche che, dal tempo della preparazione del film fino alle dichiarazioni dell'insulso Bondi, si sono scatenate a riguardo. Ma il successo di Draquila non è solo dovuto al marketing televisivo. Esso è un buon lavoro anche dal punto di vista artistico, oltre che giornalistico e satirico. La Guzzanti ha realizzato un film alla maniera di Michael Moore, cioè un'inchiesta forte, con delle tesi pesanti, chiare, che si leggono spesso sui giornali ma che lei è riuscita a sintetizzare con delle immagini significative. Draquila infatti non è solo un film su L'Aquila e sull'autoritaria gestione del terremoto da parte della protezione civile. La tesi è piu' generale : c'è un sistema di potere instaurato dal presidente del consiglio che attaverso eventi quali il terremoto trova modo per fare affari e allo stesso momento ottenere consenso. Per Berlusconi, il terremoto è stata una manna dal cielo per risalire nei sondaggi dopo il caso Noemi. Inoltre, ancora una volta, si è scatenata la macchina della Protezione civile e sono stati dati «poteri speciali all'uomo speciale» Guido Bertolaso, il braccio operativo del presidente del Consiglio. Efficienza e affari. Tutto senza che i cittadini aquilani siano stati mai stati consultati sul destino proprio e della propria città. Tutte queste tesi sono state ampiamente scritte sui giornali seri, ma riassunte e ordinate, assemblate con sagacia in un film documento che utilizza anche la satira per rendere piu' digeribile l'amara medicina è di importante incisività. E forse la brava artista, che ha spesso le porte chiuse in faccia sul piccolo schermo, ha trovato l'occasione di dire la sua, oltre che una maniera che piu' le si confà per esprimere tutto il suo valore.


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