Visita all'Inps e all'Eur
Ogni volta che arrivo all'Eur provo un'emozione. Dopo l'ultima curva della Cristoforo Colombo che anticipa piazza Marconi si apre uno scenario di grande impatto. Le bianche costruzioni che si ingrandiscono a mano a mano che ci avviciniamo sono un set cinematografico ideale. Questa volta non andiamo al Palazzo dei Congressi come ci capita ad esempio a marzo, per l'iscrizione alla maratona di Roma o a dicembre, per la fiera della piccola e media editoria. La scusa di questa volta è una speciale visita al palazzo dell'INPS. In questo fine settimana è possibile visitare la sede storica con una collezione di dipinti di proprietà dell'ente. Per la verità queste tele non sono granchè, pezzi del 1963 acquisiti per un concorso per giovani autori e qualche altra opera piu' antica, ma di poco migliore. Quello che ci interessa è la struttura in sè, a livello architettonico. Della visita ricordiamo la sala riunione rotonda con l'ampia vetrata che da su Piazza Marconi, le scale di metallo, le rifiniture con la scritta inps, gli ampi corridoi, i marmi con i bassorilievi presenti all'esterno, ed alcuni interessanti mosaici dell'epoca. E pensare che durante il fascismo si è costruito con un certo criterio e "gusto" che può non piacere, ma ha una sua logica. Se decontestualizziamo le opere del ventennio dimenticandoci del duce (operazione quasi impossibile) le possiamo valutare da un punto di vista estetico urbanistico, osservando il grande rigore formale, la maestosità, la bellezza decadente. Il quartiere dell'esposizione mancata del '42 è il massimo livello dell'architettura razionalista che, già presente in Italia in epoca Giolittiana, sicuramente durante il fascismo ha avuto modo di esplicarsi adeguandosi allo stile celebrativo del regime, ma rimanendo comunque interessante. Non inoltriamoci in diquisizioni tra l'architettura e la storia e la sociologia, ma proseguiamo con la nostra passeggiata, uscendo dalla mostra, attraversando il mercatino di antiquariato allestito davanti all'affascinante palazzo della civiltà e del lavoro. Chi è appassionato di queste chincagliere avrà facilità nel trovare qualche oggettino da incamerare. Noi guardiamo e passiamo oltre, saltando il caffè Palombini, quello dei fighetti, e raggiungendo l'argine interno del laghetto artificiale dell'Eur. Ma fa troppo caldo....
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