30.7.08

Micol, ma perchè?

Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani

Per la serie un libro per l'estate, anche se molto malinconico, "Il giardino dei Finzi Contini" capita a fagiolo, si fa leggere tutto d'un fiato e appassiona. Senza però essere una quisquilia estiva, contiene, nascosto sotto uno strato di leggerezza che non è banalità, un sottobosco di storia italiana a cavallo tra fascismo, guerra e leggi razziali. Ambientato a Ferrara, emblema di Ferrara, questo libro fa senz'altro venir voglia di visitare la città estense. Si gusta tra l'altro l'atmosfera d'altri tempi, i modi di persone raffinate, il piacere di una passeggiata nella bella villa dei signori della città ed il tennis e la bicicletta che a Ferrara è ancora molto in voga. Però ciò che appassiona è certamente la storia di amore inconclusa, sospesa nel tempo, incompiuta. Bè non tutte le storie possono avere un lieto fine, è spesso stucchevole vedere films o leggere storie che si concludono nel migliore dei modi ma ci si può rimanere male. C'è l'incontro casto, l'innamoramento adolescenziale, la ragazzina carina ma tremenda, di famiglia di antico lignaggio che fa invaghire il diligente ragazzo borghese, c'è il rifiorire di questa amicizia covata, c'è poi l'aspettativa per la riuscita della storia d'amore costruita a tavolino ma poi niente! Non va! Micol non vuole, magari le piace il Malnate. Eppure sembrava interessata. Mah! Al di là di questa piccola delusione, lo stile di Bassani è coinvolgente, molto cinematografico. La sua erudizione classica, la sua appartenenza alla classe agiata e alla comunità israelitica ne contraddistingue gli argomenti. Così tra i luoghi di questo romanzo troviamo la sinagoga, le città universitarie di Bologna, Milano e Venezia, la fastosa villa al centro di Ferrara con l'enorme giardino in cui si svolgono le vicende di Alberto, Micol, del Malnate e del nostro narratore. Ed inoltre è interessante scrutare la vita degli ebrei italiani sotto le leggi razziali nella fase iniziale, capire l'evoluzione dei legami con il regime perchè molti ebrei hanno, in molti casi, in prima istanza, aderito al fascismo o almeno simpatizzato. Dunque sono molti gli ingredienti di questa lettura, che consiglio a tutti.

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