18.7.08

Ai tempi della caccia alle streghe

Ho sposato un comunista di P.Roth

Non c'è nulla di meglio per capire l'America di un bel libro di Philip Roth. In piu' Philip Roth sa scrivere e molto bene. Non è che legga molti contemporanei ma non ne vedo di migliori in giro per il mondo. Speriamo che gli diano presto il premio Nobel. E quanto costruisce bene i suoi personaggi! Anche in "Ho sposato un comunista" ne troviamo di formidabili : il solito alter ego narratore Nathan Zuckerman (che sta nei tre libri della trilogia americana da Pastorale fino alla Macchia Umana) giovane promettente, studioso, educato, l'americano buono, poi c'è il protagonista il meraviglioso Ira Ringold che da umile lavoratore di fatica diventa prima un facinoroso comunista poi attore radiofonico e borghesemente sposato, poi c'è suo fratello Murray Ringold, onesto professore amato dai suoi studenti, Eve Frame bella, ricca e nevrotica moglie di Ira, attrice importante di Broadway, sua figlia Sylphid, cicciona egoista e suonatrice d'arpa. L'intreccio, lo stile, lo sfondo storico, le riflessioni sono tutte di altissimo livello. Si può appassionarsi all'incredibile vicenda di Ira, uomo dalla forte carica viscerale e dall'energica irruenza fisica, al suo rapporto con una donna di tutt'altro genere al loro litigio e reciproco annientamento. Oppure si possono puntare gli occhi sulla "storia" e rileggere gli anni scuri del maccartismo, di come l'America "democratica" degli anni '50e '60 abbia represso in maniera ipocrita la diffusione di un pensiero critico, tacciando di comunismo e di filostalinismo (siamo in piena guerra fredda) centinaia di artisti. La storia è raccontata anche attraverso la contemporaneità tra i personaggi inventati e quelli reali, si intravedono il senatore Mc Carty, i presidenti Truman e Nixon, Henry Kissinger e molti altri meno noti a noi italici, ed in questo contesto c'è una scena che trovo eccezionalmente riuscita che è quella del funerale di Nixon, in cui il democratico Bill Clinton, altrimenti acclamato come eroe positivo, viene coinvolto nella ipocrisia collettiva dei potenti, leggendo un discorso edulcorato su una persona che nella vita ha fatto tuttaltro che il bene degli Stati Uniti d'America. Philip Roth è veramente tosto, in piu' è veramente appassionante. Cito alcuni stralci dal libro :
IL MACCARTISMO fu il debutto, non soltanto della politica seria, ma di ogni cosa seria come spettacolo per divertire il pubblico. McCarthy non si è mai veramente interessato dei comunisti; se non lo sapevano gli altri, lo sapeva lui.La spettacolarizzazione della crociata patriottica di McCarthy fu una semplice conseguenza della sua teatralità.Fu la presenza della televisione a conferirle la falsa autenticità della vita vera. McCarthy capì meglio di tutti gli altri uomini politici americani prima di lui che chi aveva il compito di legiferare poteva fare una figura molto migliore recitando; McCarthy comprese il valore spettacolare dell’infamia e imparò a soddisfare i piaceri della paranoia. Ci riportò alle origini, al Seicento e alla gogna. Fu così che cominciò: l’onta morale come pubblico svago. McCarthy era un impresario e, più barbaro fosse stato lo spettacolo e più gravi le accuse, più grande sarebbe stato il disorientamento e maggiore lo spasso per tutti

Rimasi là disteso fino all’alba, pensando che Ira era morto, che Eve era morta… che tutte le persone che avevano avuto una parte nella storia, narrata da Murray, non erano più inchiodate al momento in cui erano vissute, ma morte e liberate dalle trappole tese loro dal tempo. Non esistono più errori che Eve o Ira possano fare. Non esiste il tradimento. Non esiste l’idealismo. Non esistono falsità. Non esiste né la coscienza né la sua mancanza… Ciò che si vede da questa tribuna silenziosa sulla mia montagna in una notte splendidamente chiara come la notte in cui Murray mi lasciò per sempre, è quell’universo in cui l’errore non ha corso. Ciò che si vede è l’inconcepibile… Ciò che si vede con i propri occhi è il grande cervello del tempo, una galassia di fuoco non accesa da mano umana. Le stelle sono indispensabili

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