14.3.06

Tra le borgate di Roma cinquant'anni fa

Ragazzi di vita di P.P.Pasolini

Approfondendo un pò Pasolini mi sono trovato a leggere un suo romanzo, ci ho messo un pò di tempo, ma l'ho terminato. La lettura mi ha lasciato dentro amarezza e delusione, una sensazione di impotenza contro un destino distratto. Come non affezionarsi a questi ragazzi, che sono sì dei criminalucci, ma molto terra terra, degli emarginati che la vita la conoscono fin dentro le sue increspature e le sue difficoltà. Bambini che nascono già grandi, che giocano a fare i mafiosetti di periferia ma che ne prendono di bastonate, poveri cristi. Un pò come "Accattone", il protagonista del primo film dello stesso Pasolini, un ex ragazzo di vita ed ora uomo di vita, il seguito ideale di questo romanzo, la sua riduzione cinematografica posticipata. Ma gli elementi piu' affascinanti del libro sono senz'altro il linguaggio utilizzato, un dialetto romanesco primordiale, di grande impatto scenico, e l'ambientazione, le aride e cementificate (ex)periferie di Roma da Pietralata al Tiburtino a Donna Olimpia al fiumne Aniene. Uno spaccato di umanità e di verità che in questi tempi di falsa onestà e di malcelata criminalità, ci fa rimpiangere la vita povera ma verace del Riccetto, del Caciotta, del Begalo di Marcello e compagnia. Buona lettura.
Wil

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