20.9.10

Piu' di un'epopea scolastica

Il risorgimento italiano di A.M Banti


Dopo l'attrattiva per il medioevo ed i suoi offuscati contorni, mi è presa la curiosità di approfondire il Risorgimento italiano. Questo periodo storico è stato seppellito per lunghi anni in melassa retorica nazionalista fino a renderlo indigesto. Dai tempi in cui l'ho studiato a scuola non ho avuto modo di ritornarci per mancanza di stimoli come ad esempio programmi televisivi, servizi giornalistici o film. Ma ora, un pò per una mia sensazione di depauperamento di conoscenze storiche, un tempo brillanti, un pò per la concomitante celebrazione del centocinquantenario dell'unità d'Italia, ho avuto voglia di riprendere l'argomento. Oltre a qualche documentario visto su Rai Storia mi è venuto incontro questo interessante libro edito da Laterza "Il Risorgimento italiano" di Alberto Mario Banti. Il punto di vista che guida l'opera è la nascita e lo sviluppo dell'idea di unità, piu' che che la solita tiritera di moti e battaglie. Un libro "poco risorgimentale" in senso stretto, cioè poco incline al patriottismo fasullo dei combattimenti e dei martiri, ma che riserva una trattazione complessa nel mettere insieme le politiche degli stati preunitari e le idee e le azioni dei sostenitori dell'idea di nazione.
L'autore individua l'origine del Risorgimento nel periodo compreso fra il 1796 e il 1799, gli anni delle vittorie napoleoniche del Triennio Repubblicano, perchè
fu in quella fase che per la prima volta si cominciò a parlare di rigenerazione (o risorgimento) della nazione; fu in quel periodo che alcuni ambienti politico-intellettuali formularono per la prima volta chiari progetti di costruzione di uno stato unitario, intorno ai quali si tentò anche di mobilitare energie ed individui“.
Il libro prevede accanto alla trattazione degli avvenimenti, i documenti di riferimento, dal "Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799" di Vincenzo Cuoco alle opere di Mazzini, Gioberti, Cattaneo, Garibaldi e degli altri attori dell'unità. Non mancano documentazioni di carte costituzionali quali ad esempio lo statuto "Albertino" o la costituzione della Repubblica Romana.
Una lettura attuale, interessante, doverosa, e piacevole che ci ricorda di quanto non sia stata ovvia la costruzione della nazione Italia.
Successivamente preso da questa recuperato amore per il Risorgimento sono andato alla giornata delle celebrazioni dell'anniversario della presa di Porta Pia, ho seguito dibattiti, ho fatto ricerche, ho visto film. Un libro decisamente stimolante.

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