5.5.09

Da Carducci a Napoleone

Gitarella in Val di Cornia e Isola d'Elba

La Toscana, ci ospita per l'ennesimo viaggio ponte del primo maggio. Visto che ci piace cambiare, mai andare in uno stesso posto se non dopo alcuni anni, scegliamo la costa vicino Piombino detta Val di Cornia. Ci alloggia un hotel sul mare, a San Vincenzo località estiva, ancora ferma al primo timido risveglio di stagione. La sera qui si vede il tramonto sul mare, non che ci importi molto, credo infatti che questo evento naturale sia sopravvalutato, il bello è avere il mare di fronte, e poi è un'ottima base per scoprire i dintorni. Prima giornata un pò bucolica, un pò poetica per il passaggio a davanti a San Guido e i suoi cipressi che conducono a Bolgheri. Borghetto agricolo molto "Tuscany Stile" : artigianato, scultura, enogastronomia, da queste parti si produce il Sassicaia, c'è poi la statua della nonna di Carducci e la sua casa da piccolo. Proseguiamo sulle tracce del poeta di scolastica memoria verso la sua amata Castagneto, paese di medie dimensioni, anch'esso impeccabile, niente fuori posto. Ecco perchè i turisti stranieri amano tanto la Toscana, tutto nelle forme rustiche, si mangia biologico, si gode di ottimi panorami, e si vive a misura d'uomo. Chiesette, palazzi, un museo interessante con la storia, anche un pò di gossip, per la verità, sul poeta e si può ripartire. Continuiamo per la Val di Cornia attraversando un bosco molto fitto, tra curve e controcurve toccando, senza approfondire, i paesini anch'essi impeccabili di Sassetta e Suvereto fino a Campiglia. Dalla nostra San Vincenzo, un'altra escursione ci porta verso Populonia, antico insediamento etrusco. Prima di salire sul colle ed ammirare il famoso castello dal quale si gode un'ottima vista, ci fermiamo e rimaniamo stupiti dalla splendida Baratti. Si tratta di un piccolo golfo costituita da un leggero arco di sabbia con dune ed una suggestiva pineta. Qui abbiamo approfittato della festa del primo maggio, verso sera la immane folle di motocicilisti diradandosi ci ha lasciato spazio per assaggiare una birra passeggiando attraverso le antiche tombe etrusche. Una piccola sosta a Piombino che, nota ai piu' per le acciaierie, per l'inquinamento e le partenze per l'isola d'Elba, ha degli edifici storici interessanti, e poi la mirabile Piazza Bovio, una terrazza pedonale che volge lo sguardo sull'arcipelago toscano. Di qui, come si diceva, si parte per Portoferraio. La mattinata è dedicata ad una visita celebrativa ai simulacri del grande condottiero corso. Prima la chiesetta della Misericordia che conserva il calco del viso e della mano di Napoleone e diversi stralci del suo passaggio nell'isola, poi la bellissima Villa dei Mulini con giardino sul mare ed infine un pò all'interno la Villa San Martino. Nel pomeriggio invece ci siamo dedicati all'aspetto paesaggistico che merita altrettanta attenzione. Il mare qui è limpido, le coste impervie e spesso di difficile accesso, ma i paesaggi sono indiscutibilmente mozzafiato. Le strade ovviamente un pò insidiose, ed i parcheggi quasi nulli, immagino che caos in estate. Nel giretto dell'Isola, tocchiamo le località di Procchio, dunque la bella Marciana Marina e poi saliamo verso il paesino di Marciana, che vale una piccola fermata. Dunque si prosegue attraverso curve che fanno girare la testa verso il lato ovest dell'isola, dal quale si vede la Corsica, fino a toccare ad esempio Pomonte, dove si può approfittare della spiaggia per ristorarsi un pò al sole. Infine si passeggia a Campo nell'Elba e si è abbastanza stanchi per prendere il traghetto verso il continente. Il viaggio di ritorno ci permette di sceglire come sosta una località che da sola meriterebbe un viaggio, Massa Marittima. Cittadina medievale, dotata di una magnifica piazza con la meravigliosa Cattedrale di San Cerbone, il Palazzo Comunale, e il Palazzo del Podestà. Il duomo, in stile romanico-pisano, con la sua scalinata irregolare, rimane posizionato asimmetricamente rispetto al resto degli edifici, creando un effetto molto suggestivo e sicuramente unico che permette di coglierne non solo la facciata ma anche il lato sinistro ed il campanile. L'altra parte da visitare si trova nella zona alta della città che è dominata dal Cassero Senese, una struttura fortificata collegata alla Torre del Candeliere da un arco su cui si può salire. Dopo avere approfittato degli ottimi salumi locali per rimpinzare un buon panino si può tornare alla magione.

Wil

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