27.3.08

Una pasquetta invernale


A sulmona e dintorni

A Pasquetta, anche se bassa, freddo o non freddo, neve o non neve devi partire. Bè se c'è la neve può essere un pò scomodo, ma alla fine siamo stati fortunati. Una giornata di discreto tempo. Itinerario scelto : abruzzo citeriore, Sulmona e dintorni. La prima fermata è presso San Pelino, a Corfinio, una delle tante e bellissime chiese medievali abruzzesi. E' una fermata ormai ricorrente quando siamo da quelle parti. Quindi Sulmona, città d'arte, storia, patria di Ovidio, patria dei confetti e questi ultimi sono i primi ad accoglierci nella passeggiata sotto i portici del centro storico. I confetti in tutte le modalità, confezionati come fiori colorati, belli e tipici. E' stata una pasquetta anticipata, lo sapevamo, un pò fredda, meno partecipata, infatti la città si è presentata poco popolata, ma questo non è che un bene per noi amanti del turismo minimalista. Partendo dalla villa comunale, superati i portici, abbiamo mirato e rimirato la bellissima facciata della SS Annunziata entrando nel vivo della cittadina attraverso Corso Ovidio. Il cuore della città è Piazza Garibaldi, grande e spaziosa, introdotta dal simbolo, direi, della città, l'acquedotto medievale coi suoi grandi archi di pietra ed a fianco, la chiesa ed il bellissimo portale di San Francesco della Scarpa. Ci si sofferma e si contempla il panorama architettonico , presidiato dall'alto dalle innevatissime vette della Maiella. Pausetta, caffè, chiacchierata, negozi di confetti. Si prosegue fino a Piazza Plebiscito della romanica Santa Maria della Tomba che è chiusa e così si torna indietro e poi, visto che hanno aperto San Panfilo, una visita alla cattedrale con sosta gradita alla cripta mi pare una degna conclusione. A questo punto ci dirigiamo verso un paesino limitrofo, Pacentro, a 700 metri d'altitudine, ben conservato, il classico gioiellino. Un piacevole dedalo di viuzze, ci porta fino ai piedi del Castello, in corso di restauro. Nei pressi notiamo una casetta con al campanello il cognome Ciccone e pensiamo a come abbia avuto origine, tra queste pietre, il dna di quella ragazza diventata stella mondiale della musica e del costume. Giungiamo a Piazza del Popolo, dove sorge la chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Misericordia, anche qui si può effettuare una sosta. Prima di riprendere l'autostrada, ci allunghiamo, per i saluti, a Popoli, famoso per le bottigliette d'acqua che ci propinano in ufficio, ma anche per la Taverna Ducale bellissimo esempio di architettura civile del quattordicesimo secolo. E dall'Abruzzo è tutto.

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