Fine luglio a Palermo e dintorni
Qui sì, qui sì che dovevo venire, già da un pò lo mettevo nei miei programmi, però ora che l'ho vista non credo di tornarci, Palermo ti stanca! Palermo, se non ci sei abituato non ti ci abitui : al traffico, ai rumori delle macchine, alle voci urlanti e cantilenanti giorno e notte, alle strade un pò sporchine, bisogna dirlo, alle case sfasciate dalla seconda guerra mondiale (tra l'altro abitate o usate da magazzino nonostante le evidenti inagibilità) e mai ricostruite alla cucina di strada così poco igienica e grassa e fritta ( ..e buonissima). Ma queste sono le cose che la rendono unica e la fanno apprezzare ai turisti stranieri o ai turisti etnici come me.
C'è poi la storia, quanta storia è passata per di qui : Palermo è città araba, città normanna, la città di Federico II, la città dei baroni Spagnoli e così via.. bisognava, a tutti i costi, visitarne i tanti monumenti. Cito quelli che sono riuscito a vedere in carrellata ed in ordine sparso, : la Cattedrale con le sue torri gugliate, le sue bifore, i suoi archi intrecciati e ogivali, sembra un meraviglioso castello di sabbia, Palazzo Reale o dei Normanni costituisce da sempre la sede del potere palermitano e siciliano, sede degli Emiri, Re e Vicerè oggi sede dell'Assemblea Regionale Siciliana, al suo interno la meravigliosa Cappella Palatina del 1130, ricoperta da splendidi mosaici bizantini; a seguire la Chiesa e il Chiostro di S.Giovanni degli Eremiti, tra l'altro c'è un bagno pulito all'ingresso, il che è un ottimo consiglio, con le sue cupole rosse tipiche dell’arte araba-fatimita, il gran castello della Zisa bello e arabissimo famoso per le eleganti musqarrat paraventi lignei a grata, la chiesa della Magione di origine normanna, la Cuba palazzo arabo, il liberty e imponente Teatro Massimo,la Chiesa della Martorana “Il monumento più bello del mondo” secondo il viaggiatore arabo Ibn Giubair, tutta decorata a mosaico e di fianco la Chiesa di San Cataldo costruita dai normanni, con le tre cupolette rosse di ispirazione araba, il Duomo di Monreale capolavoro architettonico dell'età normanna massima sintesi della cultura islamica, bizantina e romanica, una delle più alte creazioni del Medioevo italiano con il Chiostro dell'antico convento dei Benedettini, gli archi ogivali del portico sono sostenuti da colonne di svariata ornamentazione; e poi il barocco dei quattro Canti,San Domenico, la Chiesa di Casa Professa o del Gesù, la grandiosa facciata della chiesa di Santa Teresa alla Kalsa, in corso il restauro e poi ancora il bel Palazzo Abatellis che ospita la galleria regionale, c'è il famoso e fantasmagorico "trionfo della morte" e molti altri quadri di valore e poi l'elegante Palazzo Sclafani , la grandissima Fontana Pretoria, la Chiesa di Sant'Agostino con all'interno i tipici stucchi del Serpotta, la Chiesa di Santa Maria della Catena, la Chiesa di San Francesco D'Assisi che si affaccia su una suggestiva piazzetta e poi Santa Caterina con una interessante quanto discutibile ornamentazione marmorea policroma sei-settecentesca, la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo ormai senza tetto, ma utilizzata per spettacoli serali, anche per milonghe tanghere e poi la cripta dei cappuccini con il suo tetro gusto macabro. Certo con il caldo e con pochi giorni a disposizione non è facile andare alla ricerca di tutti questi ricordini palermitani senza stancarsi o rendere pesante una giornata di vacanza, ma gli intermezzi di svago non sono mancati. A partire dai mercati, quelli famosi e ormai segnalati in tutte le guide, Ballarò e la Vucciria, robbe allucinanti, posti di una ricchezza e di un'intensità incredibili, fuori del tempo e anacronistici testimoniano una tradizione che è piu' forte di ogni centro commerciale. Qui si possono acquistare prodotti genuini e locali soprattutto, si paga poco ma se venisse una qualsiasi Asl a fare dei controlli dovrebbe far chiudere tutti i chioschi, basta non pensarci ;-) come si può fare a meno di assaggiare l'ottimo pane e panelle!! ...ma sono stato indotto, ragionevolmente, a non assaggiare quello che credo si chiami "pane ca meuza" : panino con interiora non meglio identificate, cotte alla griglia. In generale la cucina da strada è una caratteristica peculiare della città, si mangia anche pesce a volonta senza spendere troppo, all'aperto, in posti che non sono proprio ristoranti, con cuochi che all'apparenza farebbe pensare alla fuga, senza avere lo scontrino o la fattura, ma tutto è tollerato in nome della "tradizione" e dal fatto che pare nessuno si lamenti, ci si lecca i baffi, a parte ovviamente i commercianti ufficiali che pagano le tasse. Un'altra considerazione che mi è balenata è che Ciprì e Maresco non sono poi così geniali, non devono lavorare molto con i loro attori stralunati visto che alcuni palermitani sono proprio così come nei loro film, facce da cartolina, con espressioni bizzarre, grottesche epiche. La Kalsa ne offre un campionario interminabile, bellissimo posto dove alloggiare, c'è anche il bel lungomare di fronte. A proposito di mare e per terminare in bellezza : Mondello è carina, bell'acqua anche a Trapani, ma Cefalu' è fantastica!
Miiiii basta che non finisco piu'.
Wil
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