23.8.06
Ferragosto veneto
Dai Colli Euganei al Lago di Garda passando per Chioggia
Questo è il racconto di due belle giornate, di sole ma non troppo, a cavallo di ferragosto, nel bel Veneto. La necessità in questo periodo, in cui tutti stanno in ferie è di azzeccare posti ed orari che permettano di godere al massimo della tranquillità e della bellezza paesaggistica. Quindi località meno battute (si suppone) ed orari alternativi alla massa. Avendo come base Padova, nella prima giornata si è scelto di visitare i tanto decantati, per chi ricorda "Le ultime lettere di Jacopo Ortis", colli Euganei che qui chiamano semplicemente "i colli". Sinceramente non ne avevo un'idea precisa, immaginandoli come piccole montagne con paesino in cima, frutto completo dalla mia fantasia. I colli invece sono dei soffici batuffoli di verde, delle gobbe vegetate di origine vulcanica sparsi qui e lì tra Abano e Monselice. Tra l'altro quasi nessuno è abitato o ha strade asfaltate, sono caratteristici anche per il fatto che sbucano su una piana sterminata che non vede monti all'orizzonte. Con una bella giornata d'agosto, non troppo calda, spezzata solo da un piacevole canto delle cicale si gode di una pace assoluta da queste parti. Un consiglio che vi do è la visita guidata all'abbazia di Praglia, molto bella, un monaco benedettino vi racconterà la storia e la giornata tipica degli abitanti di questo luogo sacro. Qui potrete acquistare tisane, creme, libri o altri prodotti delle attività dei seguaci di San Benedetto e del suo motto : "Ora et labora". Proseguendo tra i colli e ville mozzafiato si giunge ad un piccolo borgo, molto erto, Arquà Petrarca, paesino carino, semplice, bella chiesa, dove è morto il grande poeta medievale. Se avete gambe buone è consiglita l'ascesa alla casa di Petrarca. E per finire, in serata, perchè non andare nella piccola Venezia ossia Chioggia : deliziosa cittadina, circondata dai canali, ma al contrario della repubblica marinara qui si può girare in macchina, anche se, trovare un parcheggio o un posto al ristorante è difficile, ma ne vale la pena. Si mangia del buon pesce, a prezzi accettabili.
E per la seconda giornata di turismo che è poi ferragosto, la scampagnata ci porta sul Lago di Garda a scoprire alcune località del versante Veronese. Attraversati i vigneti di Bardolino e Valpolicella, ci fermiamo presso punta San Vigilio prendendo, come quasi tutti, visto che non c'è posto se non sulla carreggiata, tranne i raccomandati e i mattinieri che hanno parcheggiato gratuitamente nel poco spazio riservato, una bella multa per divieto di sosta. In compenso facciamo il nostro spuntino delle due presso uno degli angoli piu' suggestivi del lago, anche se quasi tutto è riservato agli ospiti della bellissima villa Albertini, dimora signorile che funge da albergo di lusso. Barche motoscafi e yacht non mancano. Vicino c'è anche quello che si può chiamare "un lido su un lago", ci si stende sull'erba, e si paga pure... bah... Ripartiamo scendendo al paese, qui paghiamo il parcheggio, Garda, molto carino con negozi, bancarelle gelaterie e .. inizia a fare caldo. Ripartiamo per Bardolino, si paga di nuovo il parcheggio, bello e turistico con, al solito, negozi bancarelle, piazze e vista sul lago, ma non manca una chiesetta romanica, San Severo con affreschi molto antichi. Si riparte per l'ultimo paesino, a breve distanza ma attenti al traffico, Lazise, il piu' bello dei tre, ottimo per l'aperitivo e la cena e la passeggiata. Da vedere la chiesetta di San Nicolo' che sta su un bellissimo porticciolo e le antiche mura del castello. A seguire cenetta deliziosa a base di pesce di lago. Da queste parti ci sono molti turisti tedeschi anche troppi, tanto che tutte le attenzioni degli operatori sono per loro, a partire dalle insegne commerciali. C'è da sentirsi un pò defraudati!!! Saluti
Wil
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