30.7.06

Due libri opposti

Capossela e Sciascia

Durante la prima parte dell'estate ho avuto tra le mani due libri : "Non si muore tutte le mattine" prima prova di Vinicio Capossela e "Una storia semplice" libercolo da un'ora e mezza di Leonardo Sciascia. Il primo pesante e tutt'altro che scorrevole, il secondo spedito ed accattivante. Ho scoperto che leggere il libro di Capossela come fosse un romanzo qualsiasi è un approccio sbagliato, tra l'altro è un libro di racconti qualcuno legato a qualche altro, comunque autosufficienti. Bisognerebbe seguire i consigli dell'autore e leggere qua e la, strappare un'impressione da una pagina, da una storia alla volta rimanendo colpiti da questi personaggi stralunati e fuori dal mondo, poetici ed irreali, dai loro viaggi "no Alpitour", un pò balcanici, un pò turchi, viaggi nel "barrio", o nella storia con Napoleone. A volte mi sono bloccato ed ho pensato seriamente di non portarlo a termine, anche perchè il linguaggio essendo molto sperimentale, ma Carlo Emilio Gadda è lontano anni-luce, di difficile comprensione, non lo definirei certo un libro "estivo". Magari approfondendolo... chissà, ma per il momento resta "un pò deludente", con qualche traccia di "piacere di leggere" sparsa qua e la tra le pagine. Mentre Sciascia, lui sì che è uno scrittore con la S maiuscola, è di una lucidità magistrale nelle sue analisi sociologiche, nei suoi noir-polizieschi "siculi" dove la sicilianità, e per estensione l'italianità, è dappertutto crudamente, amaramente e ti appassiona e ti illumina. "Una storia semplice" si legge in un batter d'occhio e lo consiglierei a chiunque. Grande Sciascia!!
Wil

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