16.6.06

Sulla via francigena viterbese

Civita di Bagnoregio e Bolsena

Se capita una giornata bella ma non troppo, da Roma non è vicinissimo, ma si può fare, c'è una località interessantissima e molto nota Civita di Bagnoregio, il paese che muore. Per arrivarci si può fare un pezzo di autostrada e poi la Orte-Viterbo per poi prendere la Cassia o Via Francigena attraversando bellissimi scenari tra il Lazio e l'Umbria ricchi di vegetazione e di tranquillità. Civita è situata sul cucuzzolo di un colle tufaceo, ed è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale di cemento armato che la collega a Bagnoregio. Arrivati scopriamo un paesino seicentesco elegante ed affascinante nella sua finta decadenza. Finta perchè poi gli stranieri sono arrivati ed hanno comprato le case e ne hanno fatto un luogo di villeggiatura, molto sapientemente. Bella la piazza principale ed anche la chiesa nonostante appaia per certi versi una stalla di animali riadattata al culto. Bar ristoranti e negozietti, meglio portarsi un panino però e poi si può ripartire alla volta di Bolsena. Riprendendo la Cassia si costeggia il piu' grande lago vulcanico d'Italia e si giunge al paese da cui prende il nome(forse è il contrario). E la sorpresa è che ci troviamo nel mezzo dei festeggiamenti del Corpus Domini e del miracolo eucaristico che si trova nella Basilica di Santa Cristina. Per l'occasione Bolsena ammanta di fiori le vie del centro storico per un'interminabile processione con il clero, i fedeli, le confraternite, la banda musicale e gli sbandieratori. E ci siamo visti anche la preparazione e la sistemazione dei disegni floreali sulle strade, donne uomini e bambini, c'è tutto il paese alle prese con questa ricorrenza popolare. Non abbiamo trascurato un riposo presso la spiaggetta in riva al lago e per finire una visita nella bellissima basilica di Santa Cristina, ormai vuota dei pellegrini, già in processione. All'interno si apre uno scenario emozionante, altari, nicchie, cappelle, quadri, tele, affreschi e sculture di varie epoche e di raro interesse storico. Nella grotta, ricavata durante il taglio delle catacombe nel IV sec., è custodito l'altare del miracolo dove giace la pietra con le impronte della santa che, secondo la leggenda, sorresse il suo corpo nel lago. Da qui si accede al sepolcro di S. Cristina e alle catacombe, i cui reperti rinvenuti sono esposti nella cappella di S. Leonardo. Bel modo di passare una giornata di giugno.
Saluti

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao grande W,
è sempre bello dare una sbirciatina ai tuoi mille itinerari. A proposito, ma con chi è che te ne vai sempre in giro? c'è posto? :-)
La settimana di ferragosto me ne torno alla Ripa in ferie e spero di avventurarmi per i monti dell'Abruzzo. Un grosso abbraccio
ciao
Ale

Anonimo ha detto...

Eilà grande Ale, eheh, sto un pò indietro con il resoconto dei viaggi, però appena posso riempio il mio blogghetto. :-) la mia fidanzata Gabriella mi supporta-sopporta in questi giri.
Io le ferie le ho fatte, da un pò sto a Padova da un pò, e oggi lavoro. Ti ho visto in qualche mail, sei sullo stesso progetto Tim, vero?
Salutami il grande Abruzzo, la prima regione d'Italia, non solo in ordine alfabetico!
Wil