31.12.10

Il medioevo di Roma

Storia di Roma nel medioevo di Alfonso Gatto


Un tomo di oltre mille pagine, da leggere prima di addormentarsi. Chi crede che non sia il massimo non ha tutti i torti, ma le storie ed i misteri del medioevo nella città eterna sono paragonabili ad un romanzo intrigante. Peccato che nel libro di Alfonso Gatto non siano presenti troppi schemi riassuntivi, cartine, disegni illustrativi che avrebbero aiutato a memorizzare ed a fissare nella mente gli eventi; d'altronde va dato atto che racchiudere mille anni di storia in un solo volume, con un'ampia bibliografia, sia già un'opera immensa. Milleduecentoquindici anni di storia in trenta capitoli. Si va dall'affermazione della religione cristiana nella Roma imperiale e lo sviluppo del potere spirituale e temporale della Chiesa al sacco di Roma del 1527. Se ne fa un ampio quadro politico, religioso, economico, sociale, culturale, edilizio, urbanistico. La trattazione di Ludovico Gatto comincia centocinquant'anni prima dell'inizio "canonico" del Medioevo e termina cinquanta anni dopo la sua fine "ufficiale", poichè l'autore ha ritenuto importante capire l'antefatto e le conseguenze dei mille anni dell'età di mezzo a Roma. L'antefatto serve a comprendere la situazione che porta alla caduta dell'impero Romano a cui si lega l'inizio del Medioevo. Si parte dunque dall'imperatore Costantino, dall'affermazione del Cristianesimo, dallo spostamento della capitale ad oriente, tutto visto dalla prospettiva della città di Roma. Si passa successivamente alla fase di decadenza con il sacco di Alarico fino alla deposizione di Romolo Augustolo ultimo imperatore. Dunque le guerre greco-gotiche e l'affermarsi dell'autorità del papa. La prima parte è molto interessante, poichè l'alto medioevo non è ricco di fonti ed è considerato per questo un periodo oscuro, misterioso, ma Alfonso Gatto ci fornisce ampie ricostruzioni della vita a Roma fino all'anno mille. Interessanti le stime, forse impossibili, del numero di abitanti in città che io amo in particolar modo; esse danno un contributo importante a immaginare questo scorcio di passato. Vi si ritrovano cenni di urbanistica, chiese e monumenti costruiti o ricostruiti, e di vita sociale, nonchè cronache di delitti e cronache amorose. Episodi simbolo di questi anni sono ad esempio il papato di Gregorio Magno e il miracolo della peste, il conflitto fra il papato e i bizantini nel seicento, l'incoronazione di Carlo Magno nella notte di Natale dell'ottocento, il papa Formoso che fu processato da morto rivestito degli abiti sacri, la pornocrazia romana periodo nel quale i papi furono sotto l'influenza di donne corrotte, in particolare Teodora e sua figlia Marozia, il dominio della famiglia dei Crescenzi a Roma. Questo libro rivela queste vicende a chi non le sa, e per gli altri di certo le arricchisce di particolari. Avvincente poi è ritrovare i luoghi di cui si è letto attraverso una visita sul posto. Molto del medioevo a Roma è andato perduto, ma se ne conserva pur sempre, anche se si divulga poco, una gran parte. Tornando alle vicende del libro si prosegue con i secoli successivi al mille con il potere dei papi, sempre in primo piano, la lotta per le investiture, la cattività avignonese, Cola di Rienzo, le famiglie piu' ricche che si contendono i papi, fino al cinquecento, al sacco di Carlo V. La storia si può imparare con wikipedia ma una bella letta a qualche libro aiuta e fa passare il tempo



15.12.10

Curiosare i lavori in corso

Visita ai "Cantieri aperti" della Metro C

Assecondando una delle mie grandi passioni mi sono aggregato a gruppi di anziani, genitori con bambini, ed utenti occasionali alla manifestazione dal nome "Cantieri Aperti". Organizzata dalle ditte che stanno svolgendo i lavori delle nuove metropolitane C e B1, l'incontro è volto ad illustrare l'avanzamento della costruzione di queste grandi opere. Data la mia perversa passione per i lavori in corso e per l'avanzamento lavori, a Centocelle poi, non potevo mancare. Devo infatti ammettere che tra le mie passioni c'è quella di curiosare i siti come romametropolitane.it o metrocspa.it che danno ampi ragguagli sulle opere effettuate e su quelle in corso, con tanto di foto e schemini. Ogni mese aspetto l'aggiornamento delle immagini, i nuovi tratti di galleria scavati, ed i nuovi tempi di fine lavori. Mi piace verificare anche con sguardi rapidi ai cantieri del mio quartiere o della città, ma è sempre molto difficile, si ruba solo qualche dettaglio. Questa volta ho il tempo di approfondire, c'è l'esperienza di qualche tecnico che ti da delle notizie impossibili da reperire altrove, c'è un bel video che racconta la storia dei lavori, c'è il balcone che si affaccia su trenta metri di scavi, c'è l'anteprima dell'atrio della nuova stazione Mirti. Meno pericoloso di cantine aperte, cantieri aperti è stata un'esperienza davvero emozionante.

9.12.10

Ci piace l'arte contemporanea?

Visita al Maxxi

Finalmente. Avevo una grossa curiosità di entrare in questo posto per constatare se ne valesse la pena o se fosse solo un'occasione di intrattenimento modaiolo o radical-chic. Da un pò di tempo leggevo di code alla biglietteria, di dati interessanti sulle presenze. Come sempre è meglio aspettare, tanto il Maxxi non scappa, al massimo cambia qualche esposizione temporanea, ma non sono così esperto da avere preferenze verso l'uno o l'altro artista. Giunge l'occasione buona e l'orario buono (a cavallo del pranzo). Il quartiere già di per sè è interessante e questa serie di linee strane che ne rompono l'armonia è davvero divertente. Secondo me "divertente" è l'aggettivo giusto, l'impatto con questo monumento alternativo mette allegria. Ci si ritrova gioiosamente spiazzati, come un bimbo davanti ad un parco giochi. Entrando poi non si sa dove volgere lo sguardo. Tubi appesi, scale assurde, strane composizioni ed ampi spazi da esplorare. Non è chiaro come muoversi, non c'è un percorso guidato, ma troviamo le descrizioni delle installazioni piu' importanti. Pian pianino ci orizzontiamo e prendiamo coraggio. Infine capiamo come goderci la visita e diventiamo dei veri esperti del contemporaneo. Perchè in fondo non ci vuole molto, basta lasciarsi andare, ogni composizione, ogni luce, ogni movimento di queste opere trasmette una sensazione insolita. Che dire ad esempio di "Sculture di linfa" una stanza tappezzata da corteccia come se fosse l'interno di un albero con un tronco sul pavimento con della linfa raccolta, dicono sia arte povera. L'opera di ingresso poi "Widow" una cosa stranissima ed enorme che sembra una tripla tuba che non permette di vedere da ciascuna delle tre estremità le altre aperture. Che faccia fare poi davanti alle illuminazioni di Mario Merz o che pensare ascoltando le varie audioinstallazioni che incontriamo. Ci mancano i riferimenti, ma forse proprio per questo non ci scomponiamo e proseguiamo temerari. Così alternando le nostre nuove identità, passando da un Achille Bonito Oliva, alla moglie di Alberto Sordi alla biennale di Venezia in "Le vacanze intelligenti", passiamo quasi tre ore senza accorgercene. E come dicevo all'inizio una delle attrazioni maggiori è la stessa struttura di Zaha Hadid che si presta alla meraviglia ed alla circumnavigazione. Sfiniti ma contenti, una vera giornata alternativa