20.4.09
Pioggia e musei
Musei capitolini e mostra del Beato Angelico
Nella giornata gratuita della cultura, una pioggia continua non può che convincerci che questa è l'occasione giusta per "rinchiudersi" in un museo. Scegliamo i musei capitolini visto che quest'anno in aggiunta c'è una importante mostra su Beato Angelico. Ovviamente non l'abbiamo pensato solo noi, la fila con l'ombrello è lunga, ma con un pò di pazienza possiamo raggiungere il porticato e continuare l'attesa al coperto. Perchè abbiamo scelto questa mostra e non quella piu' reclamizzata e piu' importante su Giotto che si tiene al Vittoriano? Forse perchè abbiamo preferito al solito un ambiente piu' tranquillo, di nicchia e non vogliamo giocarci i dieci euri per Giotto proprio oggi tra file e sgomitate per vedere un quadro. Tanto lo vedremo in maniera ottimale in una data da destinarsi (ovviamente non sarà mai destinata!). Il frate domenicano detto Beato Angelico, pare che sia stato beatificato veramente ma che lo chiamassero beato già da prima, che ritroviamo spesso in giro per le nostre chiese, sepolto a Santa Maria sopra Minerva, autore del piano basso della mitica cappella di San Brizio ad Orvieto, fu un pittore del primo quattrocento di grande abilità tecnica tanto che ispirò tra gli altri Piero della Francesca. Qui, tra le opere, c'è la deliziosa annunciazione di San Giovanni Valdarno, una Tebaide dei primordi, Madonna tra Angeli e altre di grande raffinatezza. Proseguiamo la visita ai musei portandoci presso la nuova megasala del Marco Aurelio che è stata allestita recentemente infatti non la ricordavo. Bello l'imperatore filosofo a cavallo. Immenso il testone di Costantino. E continuiamo scorrazzando qua e là per le sale di pittura con Caravaggio, l'enorme tela del Guercino ma così senza approfondire, di palo in frasca, che siamo stanchi. Ed uno sguardo certo lo meritano la Lupa e la sala cerimoniale degli Orazi e Curiazi. Infine ci soffermiamo sulla descrizione che un fantastico insegnante tiene nella sala delle oche, la famosa storia di questi pennuti che salvarono Roma da un antico assedio, ad una classe di piccolissimi e altrettanto fantastici allievi. Vedendoli rispondere in maniera approfondita a tutte le domande, anzi, anticipando il racconto, si può bene dire che non è vero che la scuola italiana, le elementari in questo caso, sono così malvagie.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento