Fermata a Posta Fibreno
Questo è un piccolo post per un piccolo posto dove siamo stati per poco tempo, ma quel tempo è trascorso così bene che il post grazie al bel posto diventa un bel post. A parte i giochi verbali vi voglio raccontare di una località, il lago di Posta Fibreno, scoperta per caso durante un viaggio di attraversamento dell'Italia da ovest verso est, dal Tirreno all'Adriatico. Trovandoci nei pressi di Sora, sulla Cassino-Avezzano abbiamo seguito l'indicazione Lago e dopo pochi chilometri ci siamo ritrovati presso un'area attrezzata per pic nic, sulla riva di un incantevole specchio d'acqua. Bene, zona quasi disabitata, non si vede nessuno, pace e silenzio, però appena ci vedono arrivare con panini imbottiti, sbucano dall'acqua delle simpatiche paperelle, non saprei dirvi il nome scientifico, che dimostrano di avere una fame da lupi. L'acqua invece è di un freddo che piu' freddo non si può. Anche se siamo in pieno agosto, è difficile introdurre piu' di un pezzo di piede in acqua. Si sta proprio bene, restiamo un pò e pensiamo che qui ci si può tornare. Avendo piu' tempo potremmo visitare tutta la riserva ed osservare la fauna selvatica protetta, da diversi punti del lago che non è piccolo. Ci sono delle barche, magari si possono noleggiare. Prima di ripartire sorseggiamo un ottimo caffè in un baretto di quelli che non si vedono piu' da decenni, con delle persone gentili pronti ad illustrarti il territorio. Noi apprezziamo ma dobbiamo andare.
Per saperne di piu' http://www.parks.it/riserva.lago.posta.fibreno/
18.8.08
14.8.08
Due piccoli libri
Diario di un killer sentimentale di L.Sepulveda e
Colazione da Tiffany di T. Capote
Colazione da Tiffany di T. Capote
Per quest'estate ho sentito il bisogno di letture non troppo onerose sotto il profilo dell'impegno. Anch'io ho bisogno di racconti veloci, intriganti, che scorrano, senza richiedere troppe risorse all'intelletto. E allora ho pescato dalla libreria due piccoli romanzi o due lunghi racconti che avevo acquistato già da alcuni anni. Ho iniziato con Sepulveda, autore che ultimamente è poco in vista, almeno in Italia, dopo il successo che ha avuto qualche fa. Comunque "Diario di un killer sentimentale", inizia come un thriller da cui sembra non ti aspetti granchè, ma superata la prima metà inizia a prenderti in maniera incredibile. La costruzione è molto cinematografica, come un film di spionaggio alla James Bond, o come credo che siano i film di James Bond non avendone mai visto uno, ci sono traffici di droga, spie internazionali, scagnozzi, mandanti, valigette e poi c'è l'amore passionale che fa di un killer infallibile, un morto che passeggia. Davvero equilibrato nella struttura, nella descrizione dei personaggi, nell'analisi psicologica del protagonista. Non si rimpiange. Invece, ho trovato un pò deludente questo famosissimo "Colazione da Tiffany" di Capote, che ovviamente è piu' famoso per il film che per il libro. Deludente per forza, perchè chissà cosa ti aspetti da questa Holly Golightly , resa immortale dall'interpretazione di Audrey Hepburn, ed invece, in fondo, probabilmente perchè i tempi son cambiati, lo considerei un simpatico racconto e niente piu'. Comunque si fa leggere, non l'ho buttato dalla finestra. E poi non si può non conoscere la piccola, dolce, ingenua e al tempo stesso energica e svampita creatura incastonata come un gioiello di Tiffany nella mitica New York degli anni '50. E quindi l'ho letto, a tratti appassionandomi, anche per gli imprevisti colpi di scena, in verità un pò assurdi (ed è un merito), a tratti ammorbandomi, ma non si ha il tempo di fare queste considerazioni che la lettura finisce e subito si dimentica. Magari vedendo il film...
3.8.08
Nella terra di San Francesco
Visita ad Assisi
Appuntamento ricorrente e gradito nella nostra storia di peregrinazioni, vuoi per il significato spirituale, vuoi per l'aspetto paesaggistico, artistico e storico della cittadina umbra, quest'anno in concomitanza con l'arrivo della marcia torniamo ad Assisi. E piu' che mai fa caldo, molto caldo. La prima impressione è questa. Il caldo rallenta i movimenti e fa sudare. Però è agosto e non ci possiamo lamentare. Per l'alloggio si sceglie al solito Santa Maria degli Angeli, zona piu' tranquilla rispetto al centro storico, tra l'altro meno costosa e piu' agevole con la macchina. Anche se bisogna dire che dal punto di vista dell'accoglienza non sempre si trova il meglio. Queste qui son persone che, col miracolo turistico che si sono ritrovati, hanno trasformato le loro case in alberghi per mettere su un' impresa redditizia grazie al santo. Ma non tutti hanno una preparazione da albergatore e spesso sono indisponenti, ma vabbè noi ci accontentiamo e lasciamo passare. Passiamo alle tappe. Iniziamo con San Damiano, oasi di pace tra gli ulivi, importante per la storia giovanile di San Francesco, qui sentì il crocifisso dire : "Vade Francisco et repara domum meam", qui compose il Cantico delle Crature, ma qui hanno vissuto per diverso tempo anche Santa Chiara e le sue Clarisse. Un breve ed interessante percorso si snoda all'interno del convento. Ci sono molti frati e molti pellegrini che si rivedono in questi giorni in occasione della marcia francescana. L'arrivo della marcia è l'evento che ogni 2 agosto si compie a Santa Maria degli Angeli. Schiere e schiere di camminatori, da ogni parte d'Italia, ma anche dall'estero, giungono qui dopo una marcia a piedi di molti chilometri, per raccogliersi nella Porziuncola. Ma proseguiamo nel racconto dei posti da vedere. Salendo verso il Subasio c'è l'eremo delle Carceri complesso francescano restaurato da San Bernardino da Siena. Addentrandoci poi nel borgo antico di Assisi, ci si potrebbe soffermare su una quantità enorme di edifici chiese e palazzi, tutti ben restaurati, ma ne citeremo solo alcuni, la prima fermata è la chiesa di Santa Chiara con la sua bellissima facciata. Ma subito dopo si va diritti al cuore di Assisi, alla basilica di San Francesco (superiore ed inferiore) e qui c'è poco da dire che non sia stato già detto, ci vorrebbe molto tempo per visitarla adeguatamente ed una enormità di righe per descriverla in tutti i suoi affreschi che non sono solo Giotto, ma anche Cimabue e Simone Martini. E poi la visita è anche di tipo mistico o meglio spirituale, c'è la tomba di San Francesco e ci fermiamo un pò per una preghiera. L'ultima chiesa che vediamo è San Pietro la piu' antica di Assisi, romanica, l'unica prefrancescana. Abbiamo fatto un bel giro, con questo caldo, può bastare. Però non disdegnamo una visitina serale a Corso Vannucci a Perugia, per lo struscio serale con gelatino presso la fontana Maggiore.
Appuntamento ricorrente e gradito nella nostra storia di peregrinazioni, vuoi per il significato spirituale, vuoi per l'aspetto paesaggistico, artistico e storico della cittadina umbra, quest'anno in concomitanza con l'arrivo della marcia torniamo ad Assisi. E piu' che mai fa caldo, molto caldo. La prima impressione è questa. Il caldo rallenta i movimenti e fa sudare. Però è agosto e non ci possiamo lamentare. Per l'alloggio si sceglie al solito Santa Maria degli Angeli, zona piu' tranquilla rispetto al centro storico, tra l'altro meno costosa e piu' agevole con la macchina. Anche se bisogna dire che dal punto di vista dell'accoglienza non sempre si trova il meglio. Queste qui son persone che, col miracolo turistico che si sono ritrovati, hanno trasformato le loro case in alberghi per mettere su un' impresa redditizia grazie al santo. Ma non tutti hanno una preparazione da albergatore e spesso sono indisponenti, ma vabbè noi ci accontentiamo e lasciamo passare. Passiamo alle tappe. Iniziamo con San Damiano, oasi di pace tra gli ulivi, importante per la storia giovanile di San Francesco, qui sentì il crocifisso dire : "Vade Francisco et repara domum meam", qui compose il Cantico delle Crature, ma qui hanno vissuto per diverso tempo anche Santa Chiara e le sue Clarisse. Un breve ed interessante percorso si snoda all'interno del convento. Ci sono molti frati e molti pellegrini che si rivedono in questi giorni in occasione della marcia francescana. L'arrivo della marcia è l'evento che ogni 2 agosto si compie a Santa Maria degli Angeli. Schiere e schiere di camminatori, da ogni parte d'Italia, ma anche dall'estero, giungono qui dopo una marcia a piedi di molti chilometri, per raccogliersi nella Porziuncola. Ma proseguiamo nel racconto dei posti da vedere. Salendo verso il Subasio c'è l'eremo delle Carceri complesso francescano restaurato da San Bernardino da Siena. Addentrandoci poi nel borgo antico di Assisi, ci si potrebbe soffermare su una quantità enorme di edifici chiese e palazzi, tutti ben restaurati, ma ne citeremo solo alcuni, la prima fermata è la chiesa di Santa Chiara con la sua bellissima facciata. Ma subito dopo si va diritti al cuore di Assisi, alla basilica di San Francesco (superiore ed inferiore) e qui c'è poco da dire che non sia stato già detto, ci vorrebbe molto tempo per visitarla adeguatamente ed una enormità di righe per descriverla in tutti i suoi affreschi che non sono solo Giotto, ma anche Cimabue e Simone Martini. E poi la visita è anche di tipo mistico o meglio spirituale, c'è la tomba di San Francesco e ci fermiamo un pò per una preghiera. L'ultima chiesa che vediamo è San Pietro la piu' antica di Assisi, romanica, l'unica prefrancescana. Abbiamo fatto un bel giro, con questo caldo, può bastare. Però non disdegnamo una visitina serale a Corso Vannucci a Perugia, per lo struscio serale con gelatino presso la fontana Maggiore.
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