L'amico di famiglia di P.Sorrentino
Non avevo letto molti elogi per l'ultima opera di Sorrentino, forse perchè a Cannes aveva portato una versione poco rielaborata, diversa da quella uscita successivamente nelle sale e quasi quasi me lo perdevo. Invece "L'amico di famiglia" è un ottimo film e il suo regista è un autore tra i piu' raffinati nel panorama italiano ed internazionale. Omino strano Geremia, grande attore Giacomo Rizzo, un usuraio che ha la colpa maggiore nell'essere brutto. Una vita meschina in un ambiente sordido, lercio, una casa angusta e scura, una mamma vecchia e puzzolente, la mancanza di una donna. Geremia però "aiuta" gli altri con il suo infame "dopolavoro", e ne conosce a fondo le ipocrisie, le debolezze e le vite altrettanto squallide che conducono nascosti, loro, dalla maschera fuorviante del loro aspetto piacevole e "conformista". Ma anche l'accorto omino cade nelle trappole delle "conseguenze dell'amore" e viene gabbato dalla sua amata, una piu' brava che bella, il che è tutto dire, Laura Chiatti!! Film di immagini da gran cinema : le passeggiate di Geremia in una grottesca ed inquietante "Littoria" razionalista e squadrata, le giocatrici di pallavolo sbirciate dalla tapparella, il volto del protagonista con una fascia di tessuto e patate sulla fronte come rimedio al mal di testa, la sposa violata, un colosseo notturno con i gladiatori truffaldini eccettera eccetera. Non mancano le battute simpatiche e le derive nel comico, ma l'atmosfera che si respira è asfittica, per non dire nauseabonda per tutta la durata del film. Cosicchè all'uscita dalla sala si sente un sollievo nel riappropriarsi della realtà.
Applausi, inchini e complimenti !!
Wil
30.11.06
28.11.06
Sangue su sangue
The Departed di M.Scorsese
Premessa : al Warner ti obbligano a vedere mezzora di pubblicità e ti fanno sentire quel nauseante odore di popcorn. Di conseguenza ci vado solo quando c'è un film imperdibile che non trovo in altre sale o quando, udite udite, ho il biglietto gratuito :-) ed è questo il caso!!
The Departed è un classico sviluppato con metodi linguistico-cinematografici moderni e Scorsese è l'autore americano per eccellenza quello che domina la macchina da presa soprattutto quando dirige un gangster movie. Un cast di attori molto bravi ed una storia avvincente completano l'opera d'arte. Storie di guardie che non sono proprio completamente guardie e di ladri non completamente ladri, di onesti non proprio solo onesti e disonesti non proprio solo disonesti. Dove c'è il male c'è anche il bene e dove c'è il bene c'è anche il male. Moralismi all'americana e tutti inesorabilmente condannati a morte!! Ma nessuno si lamenta che c'è sangue che schizza da ogni corpo e proiettili che spuntano da ogni angolo di questa Boston selvaggia. Tutto contribuisce allo spettacolo, ogni nefandezza rende piu' intenso e toccante il racconto. Trame intrecciate con doppio filo, inganni, tradimenti, finzioni, amori, tutto realizzato con parallelismo impeccabile. E anche se vi sembrerà di averlo già visto, anche se qui si tratta di mafia irlandese e non della piu' "celebrata" mafia italiana, anche se c'è il solito ghigno di Jack Nicolson, le facce da bravi ragazzi di Matt Demon e Di Caprio, anche se la storia dei microchip cinesi sembra un pò troppo esagerata questo film ci è piaciuto, tanto.
Wil
Premessa : al Warner ti obbligano a vedere mezzora di pubblicità e ti fanno sentire quel nauseante odore di popcorn. Di conseguenza ci vado solo quando c'è un film imperdibile che non trovo in altre sale o quando, udite udite, ho il biglietto gratuito :-) ed è questo il caso!!
The Departed è un classico sviluppato con metodi linguistico-cinematografici moderni e Scorsese è l'autore americano per eccellenza quello che domina la macchina da presa soprattutto quando dirige un gangster movie. Un cast di attori molto bravi ed una storia avvincente completano l'opera d'arte. Storie di guardie che non sono proprio completamente guardie e di ladri non completamente ladri, di onesti non proprio solo onesti e disonesti non proprio solo disonesti. Dove c'è il male c'è anche il bene e dove c'è il bene c'è anche il male. Moralismi all'americana e tutti inesorabilmente condannati a morte!! Ma nessuno si lamenta che c'è sangue che schizza da ogni corpo e proiettili che spuntano da ogni angolo di questa Boston selvaggia. Tutto contribuisce allo spettacolo, ogni nefandezza rende piu' intenso e toccante il racconto. Trame intrecciate con doppio filo, inganni, tradimenti, finzioni, amori, tutto realizzato con parallelismo impeccabile. E anche se vi sembrerà di averlo già visto, anche se qui si tratta di mafia irlandese e non della piu' "celebrata" mafia italiana, anche se c'è il solito ghigno di Jack Nicolson, le facce da bravi ragazzi di Matt Demon e Di Caprio, anche se la storia dei microchip cinesi sembra un pò troppo esagerata questo film ci è piaciuto, tanto.
Wil
17.11.06
Buono, per i bambini ingenui
Salvatore, questa è la vita
Mi è capitato di vedere un piccolo film, neanche troppo piccolo perchè è prodotto dalla Disney italia, per piccoli, neanche troppo, visti gli spettatori in sala, e di piccola qualità, ma salverei qualcosa.
E' un pò, un Remi senza famiglia, siciliano, una storia commovente fatta di tragedie famigliari istituzioni inflessibili e bambini autarchici. Se non scadesse troppo spesso nella mielosità, e nel luogo comune e se non avesse troppi attori poco attori potrebbe anche essere un film carino. In ogni caso lo consiglierei a chi ama le fiction italiane buoniste e senza pretese, con i buoni sentimenti che alla fine, prevalgono sul male del mondo. Da salvare l'ambientazione siciliana ed il piccolo attore.
Wil
Mi è capitato di vedere un piccolo film, neanche troppo piccolo perchè è prodotto dalla Disney italia, per piccoli, neanche troppo, visti gli spettatori in sala, e di piccola qualità, ma salverei qualcosa.
E' un pò, un Remi senza famiglia, siciliano, una storia commovente fatta di tragedie famigliari istituzioni inflessibili e bambini autarchici. Se non scadesse troppo spesso nella mielosità, e nel luogo comune e se non avesse troppi attori poco attori potrebbe anche essere un film carino. In ogni caso lo consiglierei a chi ama le fiction italiane buoniste e senza pretese, con i buoni sentimenti che alla fine, prevalgono sul male del mondo. Da salvare l'ambientazione siciliana ed il piccolo attore.
Wil
3.11.06
Che musica maestro
Wayne Shorter quartet all'auditorium
Se prendi quattro artisti, musicisti, jazzisti, eccellenti ognuno per conto proprio sia sotto l'aspetto esecutivo che creativo e li metti assieme, non puoi che ottenere qualcosa di molto prezioso per le orecchie e non parlo di orecchini d'oro ;-). Wayne Shorter poi ha fatto la storia della musica, ha composto brani indimenticabili per Miles Davis con cui ha lavorato per molti anni, ha fondato i mitici Wheater Reports, insomma un monumento assoluto. Questo per dire che sono andato all'auditorium, è un ritorno dopo un pò di mesi, a vedere Wayne Shorter, John Patitucci, Danilo Perez e Brian Blade. Musica per palati fini, molto sperimentalismo, molta ricerca, pezzi interminabili da vera ipnosi mistica, e spesso di una potenza vibrante. Dei quattro l'unico che non conoscevo è il batterista che avrà lasciato sui suoi elementi sonori dei buchi enormi data la violenza con la quale colpiva!!! Gli altri non sono stati da meno per passione e decisione. Pezzi variegati con poco spazio per l'armonia accattivante, molto lunghi, con un minimo tema centrale e molto lavoro d'improvvisazione strumentale attorno. Shorter ha suonato sia il sax tenore che il sax soprano molto elegantemente ed è stato accompagnato in maniera altrettanto raffinata dalla ritmica di Patitucci e Blade e dal tocco nitido del piano di Danilo Perez. Hanno eseguito cinque o sei pezzi perchè penso sia stancante per loro e soprattutto non è facile per l'ascoltatore tenere testa per molto tempo ad un concerto del genere. Mi riprometto di ascoltare piu' spesso buona musica dal vivo per non cadere divorato dalla mediocrità televisiva.
Wil
Se prendi quattro artisti, musicisti, jazzisti, eccellenti ognuno per conto proprio sia sotto l'aspetto esecutivo che creativo e li metti assieme, non puoi che ottenere qualcosa di molto prezioso per le orecchie e non parlo di orecchini d'oro ;-). Wayne Shorter poi ha fatto la storia della musica, ha composto brani indimenticabili per Miles Davis con cui ha lavorato per molti anni, ha fondato i mitici Wheater Reports, insomma un monumento assoluto. Questo per dire che sono andato all'auditorium, è un ritorno dopo un pò di mesi, a vedere Wayne Shorter, John Patitucci, Danilo Perez e Brian Blade. Musica per palati fini, molto sperimentalismo, molta ricerca, pezzi interminabili da vera ipnosi mistica, e spesso di una potenza vibrante. Dei quattro l'unico che non conoscevo è il batterista che avrà lasciato sui suoi elementi sonori dei buchi enormi data la violenza con la quale colpiva!!! Gli altri non sono stati da meno per passione e decisione. Pezzi variegati con poco spazio per l'armonia accattivante, molto lunghi, con un minimo tema centrale e molto lavoro d'improvvisazione strumentale attorno. Shorter ha suonato sia il sax tenore che il sax soprano molto elegantemente ed è stato accompagnato in maniera altrettanto raffinata dalla ritmica di Patitucci e Blade e dal tocco nitido del piano di Danilo Perez. Hanno eseguito cinque o sei pezzi perchè penso sia stancante per loro e soprattutto non è facile per l'ascoltatore tenere testa per molto tempo ad un concerto del genere. Mi riprometto di ascoltare piu' spesso buona musica dal vivo per non cadere divorato dalla mediocrità televisiva.
Wil
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