29.4.06

Ma che bella Padova...


Fantastico il ponte primaverile del venticinque aprile per fare i turisti, ma non dimentichiamoci mai della nobilissima festa della liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
Ho approfittato di questo periodo in cui ero (e sono) a Padova per lavoro, per perlustrarne il centro storico. Il produttivo ed industrializzato nord-est non è solo fabbriche e concessionarie di automobili di lusso, c'è anche tanto verde a cominciare dal "lungo-Brenta" (chissà se qui si dice davvero così) con le margheritine sui prati e il parco dell'Arena(romana) molto ben curato e non molto ben frequentato. Oltre che a piedi, come è preferibile, la visita cittadina si può svolgere comodamente in bici senza pericoli. Dal parco si accede al museo con la ben nota cappella degli Scrovegni, Giotto piu'che mai, però ti fanno stare dentro solo un quarto d'ora ed è un peccato. Purtroppo anche gli affreschi del Mantegna nella vicina chiesa degli Eremitani sono in restauro, ma bisogna andarci ugualmente. E poi spazio anche per il profano, con i bellissimi negozi padovani, ma occhio al portafogli, i prezzi sono altini. Come in età medievale i mercati si trovano nelle scenografiche Piazza delle erbe e della frutta, e qui prima dello spritz, diamo un occhiata all'enorme, unica ed affrescata sala del Palazzo della Ragione. Dentro c'è anche un impressionante cavallo di legno e un pendolo di Foucault... e poi dritti dritti per Prato della Valle, la piazza piu' grande d'Italia, anche qui c'è il mercato, che ovviamente è enorme come la piazza ed anche qui verdi praticelli per recuperare le energie. Per terminare la visita manca Sant'Antonio: la basilica è veramente imponente come le funzioni che vi si svolgono, i dipinti e la quantità di devoti che pregano "Il santo" come si dice qui.
Per chi non l'ha vista la consiglio vivamente...
Saluti

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