26.10.05

No, la kefia no...


Ieri, tornando a casa,

uscendo da una metropolitana stracolma di gente e di nervosismo, nei pressi
della stazione Termini ho improvvisamente visto, ho rivisto, sempre le stesse facce, sempre gli stessi slogan, sempre gli stessi simboli.
Non è così che si fa la rivoluzione, non è così che ci si deve far sentire, ma certo che ci si deve far sentire.
Ho visto la solita kefia, ma che c'entra? ho visto le magliette e le bandiere di Che Guevara, ma che c'entrano? ho sentito il solito Hasta la Victoria Siempre, ma sono passati decenni!! ho visto il caschetto da operaio, ma se le fabbriche non ci sono piu'!!! ho visto i capelli rasta, le barbe, i fazzoletti al collo, sempre il solito sudiciume ricercato!!!
Avrei voglia di abolire Rifondazione Comunista e la Sinistra Giovanile quando fanno proseliti facili tra i giovani illundendoli, da moderni pifferai magici, col fumo di una canna o col piacere di una trombata facile con ragazze vestite di gonne lunghe e colorate, che così possono cambiare il mondo, facendo una contestazione all'antica maniera adducendo antichi motivi. Questi stanno facendo un viaggio nel tempo, sono dei figuranti per un film in costume. I tempi sono cambiati, state indietro!!! La rivolta deve cambiare facce e modi. Stiamo nell'anno 2005 per chi non lo sapesse ancora.
Ma le contestazioni certo che sì, certo che si debbono fare!!!!
E rileggiamoci, facendo le giuste trasposizioni temporali, questa poesia

Evviva Cofferati Siempre!!!
Wil

18.10.05

..e buona fortuna

Un film fatto con cura

E bravo George Clooney! Da attore belloccio e acchiappone a bravo attore (vedi i fratelli Cohen) a bravo regista in poco tempo. La sua scalata nel versante della qualità artistica tocca l'apice nel film "Good night and good luck". La cupa fotografia in bianco e nero ci conduce indietro nel tempo agli anni '50 negli Stati Uniti del maccartismo, della cbs di Ed Murrow e della stagione d'oro della columbia records, tempi che dopo tutto non sono così lontani dato che il comunismo è visto ancora da qualcuno, gli ho dato anche i soldi del biglietto me tapino!, come uno spauracchio da combattere. Il film è un manifesto alla libertà di informazione e alla temerarietà di persone che portano avanti certi principi anche in tempi di oscurantismo.
Nessuna concessione allo spettacolo, alle romanticherie o alle holliwooddizzazioni e questo è senz'altro un merito del regista ma lo scotto da pagare è un pochino di noia e di staticità avvertita specialmente se si è stancucci e se l'argomento non è troppo sentito. Complimenti agli attori, il bravissimo David Strathairn su tutti con quella sua aria da Humphrey Bogart, al minuzioso dettaglio nelle inquadrature che mi ha fatto pensare, solo pensare mi raccomando, a "Quarto potere" e all'America, che nonostante tutto, rimane la terrà della libertà per eccellenza. Wil

6.10.05

Da Ali' il tango si balla cosi'

Ricominciano le lezioni


Riparte anche da Alì la stagione invernale del tango argentino. I concorrenti sono come ogni anno agguerriti e appassionati. Dai timidi principianti alle prese con quello che pensano sia un ballo intrigante e impossibile,e che come i bambini fanno "ooh" quando vedono i ballerini piu' esperti accendersi fra ganci e bolei, agli intermedi che consci delle esperienze di un anno di lezione si ripromettono di fare enormi passi avanti e per finire gli avanzati che, in silenzio, meditano di partecipare alla trasmissione della Carlucci magari in coppia con qualche bella/o patatona/e televisiva/o. Il locale si è rifatto il trucco, c'è molta piu' luce, il pavimento è ben levigato, la colonna ora è pure carina, ma non si è spostata di un centimetro ed è sempre lì per quelli che amano andarci addosso (a me capita spesso ;-)). La musica è sempre la migliore in circolazione e allora allacciamoci le cinture e buon ballo a tutti! Wil

4.10.05

Poesia del giorno

Quanto piú puoi

Farla non puoi, la vita,
come vorresti? Almeno questo tenta
quanto piú puoi: non la svilire troppo
nell’assiduo contatto della gente,
nell’assiduo gestire e nelle ciance.

Non la svilire a furia di recarla
cosí sovente in giro, e con l’esporla
alla dissennatezza quotidiana
di commerci e rapporti,
sin che divenga una straniera uggiosa.

Costantino Kavafis

3.10.05

La gita della domenica


SanGemini Carsulae Acquasparta

Una domenica fuori porta in giro per la bella Umbria alla ricerca di paesini e paesaggi alternativi può riservare notevoli piaceri per la vista e per il palato.
La prima tappa è Acquasparta con una breve visita del centro storico giusto per gradire. C'era solo un'oretta da dedicare a questo posto ma è stata sufficiente per averne un'idea. Ci è uscita una visita a Palazzo Cesi, dimora del principe dei Lincei Federico Cesi, che è il monumento principale del luogo, una passeggiata per il gradevole corso Umberto e una degustazione di un cannolo umbro-siciliano di gran gusto e freschezza: questo perchè, vi spiego subito, avevo visto numerose persone che avevano in mano il pacchettino delle paste ed ho capito che bisognava seguirne la scia fino all'origine della processione e così facendo ho colmato il mio desiderio.
La seconda tappa, archeologica, è la visita di Carsulae antica città romana che conserva intatta la sua pianta urbanistica, alcuni interessanti monumenti funebri e la graziosa chiesa di San Donato. Si può passeggiare attraverso le pietre dell'antica via Flaminia che la divide in due percependo,grazie al silenzio che la circonda, le testimonianze del fausto passato. E' ancora piu' bella quando non piove.
Terza tappa, il borgo di San Gemini interessante per il tributo storico medievale raccontato dai bei palazzi e dalle interassanti chiese (San Francesco e San Giovanni in particolare) ma soprattutto perchè l'abbiamo trovata in piena vivacità per i festeggiamenti della "GIOSTRA DELL'ARME", una manifestazione che rievoca le antiche usanze e gli antichi tornei cavallereschi che vi si svolgevano nel periodo trec-quattrocentesco quando SanGemini era un'importante centro conteso tra Narni e la chiesa. Abbiamo visto "LIBERIAMO FOLLIA NEL SOLO GIORNO D'ALLEGRIA" una ricostruzione del Carnevale medievale con molti figuranti in abito tipico e diverse scene e balletti. Di notevole spessore lo spettacolo giullaresco che per acrobazia ed ironia ha tenuto tutti fermi ad occhi aperti in piedi e sotto la pioggia nella bellissima piazza del Palazzo Vecchio. Una domenica davvero gradevole. Wil