C'era un film al festival di Venezia, Venezia sì non Cannes, acclamato unanimemente dalla critica, che però non ha vinto il Leone d'Oro. Questo film si chiamava "La graine et le mulet", si chiamava perchè nel frattempo ha cambiato nome nel piu' semplice "Cous cous", citando solo una delle due componenti del titolo originale mancando del "mulet" ossia del pesce. La semola ed il suo condimento, che può essere verdura o carne o pesce, (a me riesce particolarmente buono, ci metto salmone e mazzancolle) sono elementi che si uniscono per comporre uno squisito piatto, tipico della cultura maghrebina. Ma l'incontro di gruppi sociali differenti, provenienti da culture diverse non porta quasi mai ad una convivenza pacifica e sana tra individui. E questa è una chiave di lettura di questo bellissimo film che racconta una bella storia della periferia marsigliese utilizzando al meglio il linguaggo cinematografico senza cadere mai nel demagogico o nel pietismo. Un film lieve anche se lungo, un racconto corale che narra di uomini e donne, che si sofferma sui loro sguardi, sui loro sentimenti, sui loro contrasti, sulle loro incomprensioni causate dalla fatica del vivere ma anche del desiderio di riscatto sociale. Conflitto etnico e conflitto generazionale oltre i luoghi comuni che marchiano i sei milioni di arabi che vivono in Francia. Dentro questo film scorre la vita. Esemplari ed emozionanti sono le scene conviviali, a tavola si chiacchiera, si fanno pettegolezzi, si ragiona, si litiga, oppure si è a tavola per propiziare la nuova attività di Slimane. Altre scene emblematiche sono la litigata-sfogo tra lacrime e naso che cola di Rym che cerca di convincere la madre di andare alla cena e di dimostrare che la sua rivale è un'orribile odiosa cicciona malvestita stracciona ridicola spettinata o la scena sensuale sempre di Rym che balla con il ventre che è anche il richiamo del battage pubblicitario. Purtroppo per il protagonista le cose non vanno come vorremmo, ma la vita è anche questo.
Sarebbe bello rivederlo in lingua originale, con la traduzione immagino si sia perso molto visto la prorompenza dei dialoghi, per ora mi accontento del trailer qui sotto.