27.5.06

Le donne di Almodovar

Volver

Dopo un film quasi completamente maschile, si torna alle donne, e che donne! Decisamente sui livelli degli ultimi del Maestro madrileno, che da un pò di tempo ha raggiunto una felice maturità autoriale, Volver è un ritorno alle sue origini nei territori della Mancha ed una riflessione sulla morte con riferimento autobiografico alla scomparsa di sua madre. Penelope Cruz, Carmen Maura, Lola Duenas e le altre interpretano le donne, quelle che sanno reagire alle avversità, alla morte, quelle che prendono di petto la vita, quelle che si esprimono solidarietà o che si invidiano o si odiano, quelle che sorridono, che sono intelligenti ed esprimono emozioni come dice l'autore. La Mancha umile, contadina, pregna di tradizioni popolari e attraversata da un costante vento , ben sfruttato in epoca moderna da impianti eolici, è lo sfondo di questo film che è dramma e commedia, che tocca la vita e la morte.
Uno dei miei registi preferiti, uno di quelli che mi commuove ogni volta con le sue storie struggenti ed estreme, che mi ammalia con i suoi colori, che mi delizia con la bellezza e l'intensità delle sue donne, non delude mai. Il ruolo di Penelope Cruz è evidentemente ispirato alle donne del cinema italiano degli anni '50, Anna Magnani e Sofia Loren, io lo vedrei come monito ai nostri registi che dovrebbero prendere spunto, piu' spesso dai grandi.
Wil

20.5.06

Antonello da Messina

alle scuderie del Quirinale

Qualche motivo ci sarà pure perchè questa è, fra le mostre in Italia quella che vanta il maggior numero di visitatori dell'anno, e non credo sia dovuto esclusivamente alla importante diffusione pubblicitaria o al fatto che le scuderie papali sono già di per se un richiamo significativo.
Io penso invece che Antonello da Messina sia stato uno dei massimi pittori del rinascimento italiano, e che la mostra ne dia risalto sia per quantità di opere che per qualità di allestimento.E poi non è così difficile capire la sua arte, è evidente a qualsiasi persona dotata di un minimo di senso estetico, si rimane increduli davanti a tanta capacità tecnica, tanta minuzia nei particolari, come nei maggiori pittori fiamminghi e con volti e temi presi però dalle nostre italiche terre. Con l'audioguida ial collo in due ore abbondanti si può godere della visione e farsi una buonaa cultura su Antonello e il suo tempo, forse vi stancherete come noi, ma ne sarà valsa la pena.
Wil

14.5.06

Elegantissimo film-sogno

Il regista di matrimoni di Bellocchio

Bè che è strano è strano, ma non mi aspettavo di capire al volo un film di Bellocchio. Per fortuna c'è stato chi, a fianco a me, mi ha spiegato qual'era la realtà e quale il sogno. A parte la storia sono le immagini che restano scolpite in mente, questa Sicilia barocca, la stupenda Cefalu', i magici rituali religiosi di questa regione così carica di misticismo e la bellezza dei volti, delle case e delle vesti. Un Castellitto super e tanti caratteristi di notevole livello disegnano un film che ti tiene sempre in ansia e la sorpresa è in agguato. Ecco cosa ci dice l'autore : "Il cinema è dominato da vecchie idee; schiacciato dal potere della televisione rischia di diventare elitario. Io credo fortemente nella rivendicazione della forma e nel primato dell'immagine." Bellocchio scava nel linguaggio cinematografico come pochi in Italia.
Wil
Wil

5.5.06

Narnia esiste davvero

Le feste medievali non ci stufano mai

Com'è bello andare in Umbria specialmente se la giornata è solare e se hai voglia di
silenzio, natura, medioevo ed armonia. Per questo primo week-end di maggio con la nostra troupe
siamo andati nella zona piu' a sud della verde regione "ombrosa" visitando Narni e dintorni.
Prima tappa, per mangiare un panino e meditare un pò, nell'incontaminata vegetazione del monte Bandita presso lo Speco di Narni( 14 km verso S.Urbano). C'è una piccola chiesetta con un bel chiostro, peccato che non sia facilmente visitabile e poi lo speco vero e proprio, una fenditura nella roccia molto suggestiva dove S.Francesco amava rifugiarsi a pregare. Di seguito scendiamo a Narni e visitiamo la rocca Albornoz, interessante fuori, ma scarna dentro, da quassu' però si gode un bel panorama.
Fortunatamente siamo capitati in città proprio nei giorni che preludono alla Corsa all'Anello e dunque nelle stradine e nelle piazze storiche di Narni si rievocano i fasti medievali, con scene e canti e degustazioni d'epoca. Una miriade di persone per strada: chissà che non siano state attratte dal best-seller fantastico molto di moda in questo periodo!! Non manchiamo di visitare il bel Duomo e quel che rimane della chiesa di San Francesco e altro ancora ma che dire di piu'.
Per una domenica fuori porta è l'ideale.
Wil

3.5.06

La rabbia sia piu' forte della paura!!!!

Furore di Steinbeck

Non vedo l'ora di vedere il film di John Ford. Ho cacciato una lacrimuccia sull'ultima pagina di Furore, non si può rimanere insensibili, non si può essere come prima dopo aver letto questo capolavoro. L'autore ci ha messo dentro qualcosa che vale molto di piu' di un trattato di economia che è meglio di una guida turistica della Route 66, che come in un testo di sociologia ci racconta la disgregazione della famiglia tradizionale nel ventesimo secolo. Ma soprattutto ci emoziona perchè "Furore" è un grande romanzo del '900. Esso narra la storia della famiglia Joad, che unita e forte in principio grazie al legame con la terra, che era di chi la coltivava, si trova, in virtu' del nefando disegno capitalistico, indebolita e frantumata. Ma il furore, la rabbia che deve essere piu' forte di ogni paura, daranno a mamma Joad e compagni lo spirito vitale per tirare avanti . Bello bello bello, ma rabbia rabbia rabbia verso i "moderni mostri", impersonali e inafferrabili : le banche e le multinazionali che decidono i destini del mondo. Bisogna difendersi con le unghie ragazzi!!!
Wil