Al mare ad Ostia, una sera a Ponte Milvio e un'altra al miracolo della neve di Santa Maria Maggiore.
Si può rimanere a Roma e sentirsi sempre in vacanza. E' il pregio di abitare in questa gloriosa città che, nonostante l'impegno al degrado degli abitanti e dell'amministrazione, resta eccelsa. Lo è ancor di piu' se la gente e le macchine che la ingombrano vanno via e lasciano spazio al vuoto. Roma d'agosto è insuperabile, specialmente se non fa troppo caldo; e ferragosto non è così afoso come il mese di luglio. Restare in città per lavoro non è una punizione dunque, ma sfiora il piacere. Le strade sono libere e ti possono venire in mente idee altrimenti poco convincenti. Tipo "andiamo a prendere il gelato a Ponte Milvio" ; che quella è una zona per me fuori mano, anche se amo dare un'occhiatina anche di sfuggita a tutti luoghi della "movida" romana. Ad agosto non c'è nessuno, si trova posto in pizzeria, si può prendere il gelato senza fare fila e attraversare il "ponte dei lucchetti pacchiani" senza troppi adolescenti che scattano foto. La memoria e i fasti dell'antica battaglia sono ormai oscurati ma il ponte regge bene il peso della modernità che avanza. Un altro evento agostano tipico di Roma è la neve a Santa Maria Maggiore. In ricordo di un antico miracolo della Madonna si stupisce la platea, grazie a divertenti installazioni luminose e schiuma di sapone, con una splendida nevicata. L'attesa è esagerata, ma lo spettacolo è emozionante, anche per i turisti stranieri. Un'altra follia che di solito evito è quella di andare al mare ad Ostia. Eppure nei fine settimana ferragostani, partendo a cavallo del pranzo, prendendo la Via del Mare, il traffico è scorrevole ed il parcheggio non è un miraggio. Uno spaghettino con le vongole assaggiato ascoltando il fruscio delle onde e poi una seduta al sole o sotto l'ombrellone a cavallo di una sdraio. Il problema di Ostia è che devi per forza andare in uno stabilimento a pagamento di quelli che da queste parti occupano vergognosamente tutto il litorale senza soluzione di continuità. Sono completamente chiusi e uno non può accedere alla spiaggia liberamente. In alcuni casi hai dei buoni servizi, spogliatoio, piscina, bagno pulito, vicini d'ombrellone discreti, ed allora puoi domare la rabbia, ma se capiti male, non ci ritorni piu'. Ostia poi avrebbe le basi per essere una bella località, il lido della capitale, la zona di piazza dei Ravennati architettonicamente di stampo razionalista non è male per niente, ma sarebbe necessaria un'opera di valorizzazione fatta da persone illuminate che sono purtroppo in forte minoranza in questa città. Buona estate