Gita prenatalizia a Firenze
Per Firenze c'è bisogno di almeno due giorni, anche se è vicino Roma ed anche se si è già visitata. Approfittiamo dunque del ponte dell'otto dicembre. Siccome i centri città amiamo viverli intensamente e comodamente, scegliamo il viaggio in treno ed un alloggio nei pressi della stazione. Qui ci sono diversi bed and breakfast alcuni molto eleganti. Un luogo molto meno anonimo dell'hotel e spesso piu' accogliente. Ne troviamo uno delizioso, gentilmente condotto da una signora inglese molto cortese e finemente arredato. In piu' la colazione a letto con vassoio d'argento non è una spiacevole esperienza. Da qui abbiamo pianificato i nostri itinerari. La prima uscita è sempre, senza una meta precisa, per vedere un pò la città, il centro. Tocchiamo dunque Piazza Indipendenza, con i suoi uccellini che attendono impazienti le molliche del nostro spuntino. Poi da Piazza San Marco seguiamo via Ricasoli fino a raggiungere la cattedrale di Santa Maria del Fiore. Il tuor obbligato ci porta verso la via dello shopping d'elite cioè Via dei Calzolai, per lambire poi Piazza della Signoria, il Ponte Vecchio fino a Palazzo Pitti. A questo punto direi di inoltrarci per il quartiere di San Frediano nell'Oltrarno. Qui scopriamo la meravigliosa Chiesa del Carmine che ospita la Cappella Brancacci, famosissima per gli affreschi di Masaccio e Masolino. Non ne sapevo proprio nulla e devo dire che ne sono uscito entusiasta. Noi che siamo dei grandi camminatori non ci fermiamo qui. Concludiamo il tour del primo giorno passando per Santa Maria Novella con il maestoso interno, e anche qui a contatto con Masaccio e la sua mitica Trinità. Oltre che dalla chiesa rimaniamo stupiti da quello che viene chiamato Cappellone degli spagnoli, una imponente sala capitolare con le quattro pareti completamente e medievalmente affrescate in un ciclo dedicato all'ordine domenicano. Se non c'è molta gente, si può provare con dei gorgheggi a mo di canto gregoriano : l'eco ci divertirà parecchio. La seconda giornata invece è incentrata sulla visita al Giardino di Boboli. Ci vuole una mattinata. Ma vale davvero la pena attraversare questo giardino all'italiana che ha luoghi come la fontana del nettuno, il casino del cavaliere, la grotta del Buontalenti, la Limonaia. Se capitate in una bella giornata poi il godimento è doppio, ma anche in caso di pioggia potreste passare dei momenti piacevoli visitando l'interessante Museo del Costume o quello delle Porcellane. Ma un aspetto non meno importante della vita di una città è la conoscenza degli abitanti, dei luoghi di incontro, dei mercatini, delle prelibatezze culinarie. A questo proposito una gran bella impressione ci ha fatto quel gioiellino di Piazza Santo Spirito, molto italiana per la chiesa agostiniana che la domina, molto parigina per le bancarelle e i bistrot, ma molto toscana per le specialità gastronomiche. La ribollita servita al tavolo e il succulento lampredotto servito dal furgoncino ambulante sono una vera delizia. Ci spostiamo dunque a Piazza Santa Croce, fantastica per la chiesa de " Le tombe dei forti rendono bella la terra che li ospita e spingono a grandi opere" e per il crocifisso di Cimabue, ma in questa gita prenatalizia è allestita, con gran gusto, come un mercatino tirolese. Vi trovi biscotti francesi, un delizioso vino cotto, dei dolciumi viennesi, panini dei piu' vari e ovviamente i piu' diversi oggettini da regalo, molto carini e tuttaltro che "i soliti". La terza piazza che vorrei citare è quella della Santissima Annunziata, anche questa molto elegante di suo, con sullo sfondo l'ospedale degli innocenti e l'omonima chiesa, che ospita un mercato dei produttori biologici toscani. Segnaliamo su tutti il pane fatto in casa col formaggio fresco. Oddio forse ho esagerato con le segnalazioni mangerecce ma sono parte integrante della cultura di un luogo, del presente di un popolo, laddove le pietre rappresentano la cultura di un passato ormai sempre piu' remoto.
Wil