25.4.07

Non fate camorra!!

Gomorra di Roberto Saviano

Quando ero piccolo, mi ricordo, che c'era chi diceva a noi bambini "Non fate camorra!!", per dire di non fare rumore, non disturbare. Chissà da dove è venuta questa espressione, ma è certo che la Camorra fa casino e disturba parecchio. Anche "Gomorra", il primo libro di Roberto Saviano, con uno stile limpido e chiaro, appassionato e lucido allo stesso tempo "fa Camorra", cioè disturba parecchio e provoca disagio. Sono stato spinto alla lettura di questo libro, dopo averne sentito tessere le lodi da migliaia di lettori che mi hanno preceduto su ritagli ascoltati in televisione o carpiti qua e là sulla stampa. Il crimine svelato nei suoi retroscena, nel suo backstage, dietro le quinte, è sempre un argomento di successo, lo trovi sparso nei film di culto, nei libri piu' venduti, in televisione, di sicuro intriga ed appassiona, quindi un libro con questo argomento potrebbe già incuriosire di suo. Ma Gomorra ha molto di piu' del semplice racconto di malavita. Gomorra è la realtà, c'è la vita dentro, ci sono storie di persone, e ci siamo anche noi, chi piu' chi meno: basta cercare un pò per trovare le nostre responsabilità all'interno del "Sistema". Gomorra è anche un manuale sul capitalismo moderno che attinge all'illegalità per favorire i propri profitti apparentemente puliti. Ed infine Gomorra ci aiuta ad interpretare certe notizie del telegiornale fredde e banali come "hanno ucciso quello, ma era pregiudicato" o "a Napoli rifiuti da tutte le parti" oppure "Sequestrato container cinese" o "Arrestati per spaccio di cocaina". Finalmente possiamo riflettere sulla complessità nascosta dietro le semplificazioni televisive e privarci di luoghi comuni così ben radicati sugli abitanti di certe zone della Campania. A me è piaciuto molto e lo consiglierei a tutti. Wil

1.4.07

La Cina che non si vede


Still Life di Jia Zhang-Ke.

Nonostante il Leone D'Oro questo film cinese non ha avuto molto battage pubblicitario, sicuramente a causa del suo basso tasso di spettacolarità o di americanità viste le pellicole che gli vengono preferite nelle sale. "Still Life" si dota di toni spenti e opachi calati in un paesaggio grigio e umido, specchio delle due anime inquiete protagoniste del film. Lo sfondo in cui si svolgono le due storie di Zhangke, è un villaggio nel cuore della Cina, in via di demolizione, ci sono centinaia di operai che martellano i muri dei palazzi addirittura a mano , in via di sommersione dall’acqua a causa della costruzione della diga delle Tre Gole. Per anni il governo cinese ha perseguito questo immenso progetto, tanto che (come evidenzia una scena del film) in alcune banconote correnti vi è da una parte l'immagine di Mao e dall'altra quella delle Tre Gole. La diga è chiara rappresentazione del progresso.
Due tristi storie d’amore, un uomo che cerca la moglie ed una moglie che cerca il marito dopo anni di lontananza, narrate con uno stile essenziale e minimalista fanno da contrappunto a uno spaccato sulla realtà sociale della Cina odierna, opulenta, veloce, occidentalizzata, arida di valori. Questo regista, a me sconosciuto finora, ma pare che abbia destato, già nelle precedenti due opere proprio a Venezia, molto interesse tra i cinefili si muove con umana partecipazione attraverso una macchina da presa delicata e spesso immobile, descrivendo due storie sommesse, sussurrate e silenziose. Inoltre Zhangke apre, sorprendentemente, in alcune scene del film ad immagini surreali o addirittura "fantascientifiche" : una bizzarra costruzione si alza verso il cielo come un razzo, il ponte sul fiume si illumina di notte, un funambolo su un filo volante, un bambino che canta malinconiche canzoni d'amore, quest'ultima in particolare mi ha entusiasmato per la potenza espressiva, ma non sono ancora riuscito a scaricarne(in senso di download) la melodia. Un film che non mi aspettavo proprio e che mi ha davvero incantato.